La traviata al Verdi
Violetta Valéry, la traviata, si innamora di Alfredo Germont in una Parigi trasgressiva dai lussi sfrenati, ma il destino …
SALERNO – Al Teatro Municipale Giuseppe Verdi in via Roma lkunedì 13 dicembre alle ore 10.30 verrà presentata in conferenza stampa La traviata di Giuseppe Verdi, in programma dal prossimo mercoledì 15.
I temi dello spettacolo, un nuovo allestimento del Massimo Cittadino, saranno illustrati presso il foyer del Teatro dal Cast e dal Segretario Artistico Antonio Marzullo. Partecipa il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli.
Le rappresentazioni sono in programma per
- Mercoledì 15 dicembre ore 21
- Venerdì 17 dicembre ore 21
- Domenica 19 dicembre ore 18
L’opera lirica La traviata, musicata da Giuseppe Verdi con libretto di Francesco Maria Piave, è un elodramma in tre atti liberamente ispirata La dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio.
Venne rappresentata per la prima volta al Gran Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853.
La storia. Violetta Valéry, un’avvenente cortigiana di Parigi, si innamora di Alfredo Germonte decide di cambiare vita e di abbandonare lussi e trasgressioni. Si trasferisce in campagna, dove vive felice con il suo innamorato. Un giorno arriva però il padre di Alfredo e chiede a Violetta di lasciare Alfredo per sempre perché la loro convivenza era uno scandalo e rischiava di compromettere le nozze dell’altra sua figlia. Violetta cerca di opporsi, ma alla fine, Persuasa da Germont padre, scrive una lettera di addio ad Alfredo, dicendo che ritorna a Parigi ha riprendere la sua vecchia vita.
Alfredo, accecato dalla rabbia, la raggiunge e la offende pubblicamente dicendo la celkebre frase: Questa donna pagata io l’ho! e gettandole ai piedi dei soldi.
In seguito Alfredo, venuto a conoscenza della verità, va a chiederle perdono. Sarà l’ultima volta che si incontreranno: Violetta, consumata dalla tisi, è in fin di vita e si spegne poco dopo.
- Direttore d’Orchestra il Maestro Pier Giorgio Morandi
- Regia e Costumi di Massimo Gasparon
- Maestro del Coro Armando Tasso
- Scene di Alfredo Troisi
- Coreografie di Luigi Ferrone