La tempesta Sanità coinvolge il Consultorio Familiare
di Tonia Ferraro
PORTICI (NA) – Il comparto Sanità della cittadina vesuviana sembra non avere pace. Inserita nel 2009 dall’allora assessore regionale professor Montemarano nell’AslNa1, teoricamente avrebbe dovuto assicurare ai cittadini una sere di servizi, ma si rivelò invece un fallimento, tanto che dopo una serie di proteste tornò nella AslNa3, naturale azienda territoriale di appartenenza.
Oggi si presenta il problema trasferimento della sede del Consultorio Familiare dal corso Umberto I a diversi ambulatori del territorio cittadino, tema su cui è necessario fare chiarezza.
L’annunciata dislocazione è stata causata dalla morosità riguardo i canoni d’affitto mensili dell’azienda e al conseguente mancato rinnovo del contratto di locazione. Inoltre pare che sarebbe stata rifiutata dall’Asl una proposta economicamente vantaggiosa da parte dei proprietari.
Al momento non si sa quali locali siano stati trovati per ospitare l’importante servizio del Consultorio – efficientissimo, tra l’altro, e punto di riferimento di tutto il vesuviano – e quale sia il cronoprogramma di trasferimento graduale cui accenna nel comunicato stampa il direttore sanitario dottoressa Antonietta Siciliano. La DS sottolinea inoltre che «… il consultorio fornisce attività rientranti nei LEA, che pertanto non sono eliminabili dall’offerta assistenziale». Spiega ancora che «… a causa di una ingiunzione giudiziaria di sfratto da parte della proprietà dell’immobile sede del consultorio, l’Azienda è portata a trasferire la totalità delle attività consultoriali in altre sedi distrettuali presenti sul territorio di Portici, attività che si sta procedendo a trasferire a lotti onde evitare una paralisi delle attività per intere giornate».
Il timore di tanti, anche dei bravissimi operatori sanitari che hanno fatto di questo centro un fiore all’occhiello della Sanità porticese, è che si perdano nel frattempo alcuni servizi, ma soprattutto che, essendo questi disponibili in sedi diverse, per una serie di motivi si renderebbe difficile agli utenti di fruirne.
LoSpeakersCorner ha sentito l’ex responsabile del Dipartimento materno infantile e del Consultorio della cittadina vesuviana, dottor Giuseppe Fallea, cui si deve il merito di aver allocato in una sede unica i servizi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) che ha spiegato: «L’U.O.M.I. (Unità Operativa Materno-Infantile) di Portici è stata trasferita nel 2004 presso l’attuale sede di corso Umberto I, dopo che per anni i vari servizi afferenti a tale unità erano dislocati su tutto il territorio comunale, in posti anche difficilmente raggiungibili dai cittadini.
L’accorpamento in una unica sede, da me auspicato e finalmente realizzato, ha consentito:
- La possibilità di avere tutto il personale a stretto contato per qualsiasi esigenza o emergenza che poteva insorgere.
- La razionalizzazione del personale, con possibilità di interscambio degli stessi, per l’utilizzo nei vari servizi
- La possibilità per l’utenza di usufruire contemporaneamente di più servizi
- La centralità della sede (nei pressi della piazza principale di Portici) ha agevolato l’afflusso del pubblico sia per la facile utilizzazione dei servizi di trasporto, sia per la facilità di parcheggio, cosa estremamente difficile a Portici
Basterebbe andare a ritroso per verificare i report annuali sulle prestazioni erogate dall’UOMI per poter costatare il loro incremento esponenziale una volta avvenuta l’unificazione».
A questo punto ci vorrebbe l’intervento di una personalità carismatica come quella del senatore Vincenzo Cuomo – che già da sindaco intercesse nella spinosa questione dell’ASLNA1, risolvendola – per mediare tra l’Azienda ed i proprietari dell’immobile di corso Umberto I.
Soprattutto in tempi così difficili per la Sanità campana, pur considerando il grave dissesto economico del comparto, non si possono inficiare gli sforzi di una gestione razionale che ha portato a livelli di eccellenza il Consultorio Familiare di Portici.