La rotaia e il treno: due secoli di sviluppo
Il treno rappresenta il progresso: dalla prima locomotiva Rocket ancora oggi continua a guidare verso un futuro di opportunità
PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nella Sala Cinese della Reggia borbonica, sede del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, il Rettore dell’Università Popolare cattolica Montemurro-D’Ippolito professor Ciro Romano lo scorso lunedì 15 aprile, in collaborazione con la Fondazione di Studi Sociale Filippo Turati e la Biblioteca Cesare Pozzo ha presentato il volume a cura del professor Stefano Maggi La rotaia e il treno: due secoli di sviluppo, Pacino editore, 2023.
La discussione sul saggio del professor Maggi, Università degli Studi di Siena, moderata dall’ingegner Vittorio Piccolo, Università Montemurro-D’Ippolito, Commissione Giovani Ingegneri – Ordine degli Ingegneri, è stata trasmessa sul canale Youtube Univ. Pop. Catt. Montemurro-D’Ippolito.
Dopo i saluti dell’avvocato Maria Giovanna Romaniello, vicepresidente dell’Università Montemurro-D’Ippolito, il dibattito è stata la volta dell’indirizzo di saluto di S.E. Mons. Enrico Dal Covolo, pro-rettore dell’Università Montemurro-D’Ippolito, e vescovo-assessore del Pontificio Comitato di Scienze Storiche (Vaticano).
Quindi il dibattito sul saggio La rotaia il treno: due secoli di sviluppo è stato animato dal curatore Stefano Maggi e dalla dottoressa Valeria Pagnini e dal professor Andrea Pane, entrambi dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Si sottolinea che il saggio curato dal professor Maggi è una raccolta di autori vari, tra cui anche il Rettore dell’Università Montemurro-D’Ippolito professor Ciro Romano.
Le conclusioni sono state affidate all’ingegner Domenico Salierno, Commissione Trasporti dell’Ordine degli Ingegneri. Che ha approfondito l’argomento da un punto di vista tecnico.
Infine, il Rettore Romano ha preso la parola, “svelando” alcune anticipazioni sul prossimo incontro che si svolgerà a Roma nella bellissima stazione del Vaticano sulla via Appia. Dopo i ringraziamenti ai presenti in particolare alle Suore Missionarie Catechiste del Sacro Cuore, che ospitano la Sede dell’Università nel Palazzo Serra di Cassano di Portici.
Il professor Romano ha, quindi, consegnato la Pergamena di membro del Comitato d’Onore dell’Università Montemurro-D’Ippolito al professor Stefano Maggi.
A seguire, l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci ha conferito una pergamena al Rettore Ciro Romano.
Il Treno e il Progresso: un binomio inscindibile. Certamente … Il treno che corre sui binari non è più lo stesso del 1825 (data di apertura della prima linea al mondo Stockton-Darlington in Inghilterra), ma una cosa accomuna la storia al presente: la “rotaia” che, pur mutata e migliorata, rende il sistema sempre analogo a quello delle origini.
Il sistema guidato di tipo ferroviario è tuttora dappertutto presente, ha avuto delle filiazioni con i tram e le metropolitane; i binari hanno la stessa larghezza di quelli ottocenteschi, pur consentendo oggi velocità che nelle prove hanno superato i 500 km/h, rispetto ai circa 30 km/h delle origini.
Questo libro nasce dal convegno internazionale, che si è tenuto a Pistoia presso il Deposito rotabili storici della Fondazione Ferrovie dello Stato, nel novembre 2022. Tale convegno ha proposto un confronto fra studiosi di vari paesi e discipline, in modo da ottenere, con l’analisi di alcuni casi di studio, una panoramica complessiva sugli effetti portati dalla rotaia e dal treno in due secoli di presenza nel settore dei trasporti interni.
Non solo un mezzo di trasporto, ma anche il racconto dell’evoluzione della società, della tecnologia e dell’economia.
Giusto, a questo punto, ricordare che sul suolo italico la prima tratta ferroviaria fu la Napoli-Portici, voluta dal sovrano Ferdinando II di Borbone delle Due Sicilie. La locomotiva Vesuvio compì il viaggio inaugurale percorrendo poco meno di otto chilometri in nove minuti e mezzo.
Un’Icona del Progresso che ha introdotto una nuova era percorrendo le distanze in tempi brevissimi, ma anche promuovendo l’integrazione sociale e lo sviluppo economico.
Dalle prime locomotive a vapore fino ai giorni nostri, l’evoluzione della tecnologia ha reso il treno, inoltre, il mezzo di locomozione più sostenibile con un basso impatto ambientale.