Cultura

La Pharmatech Academy a Scampia

Consegnati alla Federico II i diplomi a 28 studenti della I edizione dell’Academy italiana del Pharma di Scampia

L’Italia ha una nuova generazione di figure professionali pronte a lavorare in ambiti chiave della ricerca e produzione di farmaci a RNA e terapia genica. Sono i 28 allievi della Pharmatech Academy, la prima Academy italiana del Pharma dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, nata dalla volontà e con il sostegno del Centro Nazionale di Ricerca Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia RNA, uno dei cinque centri nazionali finanziati dall’UE con i fondi del PNRR, e che questa mattina hanno ricevuto il diploma nella sede di Scampia dell’ateneo federiciano.

Il percorso, iniziato il 6 novembre scorso, si è concluso dopo 8 mesi di formazione in aula alternata a momenti di laboratorio e tirocinio in 15 aziende del Pharma che proseguiranno il rapporto di collaborazione lavorativa con alcuni degli studenti.

Martina Frazzica

Al Graduation Day, oltre alle Istituzioni di riferimento, hanno preso parte anche le famiglie dei giovani professionisti, tra cui i genitori e la sorella di Cristina Frazzica, la studentessa pavese recentemente scomparsa in un tragico incidente nel Golfo di Napoli, che frequentava con eccellenti risultati l’Academy.

Il 75% degli studenti che ha frequentato l’Academy è donna, provenienti da varie parti d’Italia e laureati per il 46% in biologia, il 25% in biotecnologie mediche e veterinarie e farmaceutiche e il restante in scienze chimiche. Grazie all’Academy i neodiplomati conoscono tematiche specifiche relative ai farmaci a RNA e alla terapia genica, ma anche gli aspetti regolatori e pratici affrontati in aziende farmaceutiche come ad esempio il Design of Experiments, il Quality by design o il Risk management, avendo la possibilità di applicare le conoscenze acquisite in casi reali durante il periodo di project work in azienda.

Le 15 aziende che hanno aderito alla Pharmatech Academy e che hanno ospitato gli studenti sono: 

  • Anemocyte S.r.l.,
  • Dompé Farmaceutici S.p.A., 
  • Eurofins Biolab Srl,
  • Genetics S.p.A., 
  • Istituto Biochimico Italiano S.p.A. (IBI Lorenzini),
  • Innovavector S.r.l., IRBM S.p.A., 
  • Italfarmaco S.p.A., Nouscom Srl,
  • Officine Innovazione S.r.l. 
  • SB, PBL srl, 
  • Sanofi S.r.l., 
  • Nuova Ompi Srl Unipersonale (Stevanato Group), 
  • Takis S.r.l., 
  • Thermo Fisher Scientific Inc.

Nel frattempo, una nuova edizione dell’Academy è in avvio con un bando rivolto a un massimo di 40 nuovi studenti neolaureati sempre in discipline STEM per cui è possibile candidarsi fino al 4 settembre 2024, l’intero costo del percorso è coperto dalle borse di studio.

Al progetto della Pharmatech Academy il Centro nazionale di ricerca per lo sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA ha destinato più di 2 milioni di euro di cui il 46% per la realizzazione delle infrastrutture, il 28% alla docenza e il 26% alle borse di studio che coprono per intero i costi del percorso di ogni singolo studente.

  Il Graduation Day della Pharmatech Academy è un traguardo importante. Naturalmente c’è anche una profonda tristezza nel ricordare una delle nostre allieve che per un tragico evento oggi non è più qui con noi – ha sottolineato il Rettore della Federico II Matteo Lorito – Dobbiamo andare avanti e credere in queste iniziative, dobbiamo credere in quello che questa Academy e questo tipo di formazione può fare pure per il territorio, per Scampia, per la Federico II. È una grande sfida che, in realtà, ne vede tre insieme: quella della nuova Academy, quella del PNRR e quella di Scampia. Aspettiamo di vedere come gli allievi e le allieve metteranno a frutto la formazione acquisita. È una delle accademie forse più specialistiche che abbiamo e tocca grandi novità riguardo al mondo del lavoro e alle necessità della salute pubblica.

 

L’Academy rappresenta un’opportunità per i giovani talenti e ricercatori  italiani e per lo sviluppo delle eccellenze al Sud Italia, dove il Centro nazionale sta investendo circa il 41% dei fondi stanziati dall’UE nell’ambito del Pnrr (320 milioni di euro) in progetti di formazione professionale, ricerca scientifica e infrastrutture tecnologiche – ha spiegato Rosario Rizzuto, presidente della Fondazione Centro Nazionale per lo sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA –  Ricerca e innovazione sono due importanti acceleratori per la medicina di precisione e per lo sviluppo di farmaci che agiscono sull’identità molecolare della malattia del paziente. In pochissimi anni abbiamo fatto notevoli passi avanti nella conoscenza del funzionamento dell’RNA grazie all’impegno e alla dedizione di tanti ricercatori e ricercatrici e l’Italia, grazie anche a questa nuova generazione di talenti, potrà davvero fare la sua parte nello sviluppo di farmaci a base RNA. Il Centro Nazionale nasce per facilitare le connessioni e la condivisione del sapere tra i vari attori che conducono la ricerca restituendo all’intero Paese, oggi, le conoscenze e le competenze di domani, mettendolo in grado di affrontare le sfide del futuro.

Questa è un’Academy particolare perché, rispetto alle altre, non ha una sola azienda di riferimento, ma potenzialmente tutte quelle del Centro e quelle farmaceutiche. Siamo aperti alle collaborazioni: quest’anno 16 aziende hanno partecipato alla fase di tirocinio e una diciassettesima alla fase dei laboratori  – ha concluso il Direttore della Pharmatech Academy Bruno Catalanotti – Il progetto è ambizioso perché vogliamo creare una nuova professionalità nel campo dei farmaci basati sull’RNA. Alcuni ragazzi dopo il tirocinio hanno ricevuto la proposta di continuare in azienda, altri stanno facendo colloqui in questi giorni. Il taglio formativo della Pharmatech aiuta anche a sviluppare la competenza professionale e, quindi, facilita l’inserimento nel mondo del lavoro. L’anno prossimo aumenteremo il numero di allievi, arrivando a 40. È già online il bando.

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