la mostra: Metti a fuoco l’arte
di Antonio Vitale
NAPOLI – Nell’ambito del Maggio dei Monumenti il Liceo Statale Eleonora Pimentel Fonseca in via Benedetto Croce, in pieno centro storico, ha organizzato la mostra fotografica Metti a fuoco l’arte, che espone le opere firmate da alcune allieve dell’Istituto.
Il progetto è stato curato dalla professoressa Antonia Russo, che insieme ad altri docenti, il professor Maurizio Scialdone, e le professoresse Mariella Conti ed Emanuela Bianchi, hanno coinvolto alcune allieve della scuola in questa esperienza, in collaborazione con un esperto esterno, la fotografa professionista professoressa Eliana Esposito.
Le immagini sono state scattate prevalentemente nei luoghi d’arte di Napoli, ed esposte negli ambienti della bellissima scuola, precisamente in un corridoio che ha come suggestivo sfondo la parete di bugnato dell’antico palazzo Sanseverino, successivamente utilizzato come struttura esterna della attuale Chiesa del Gesù Nuovo.
La professoressa Antonia Russo, architetto, ha stimolato le alunne autrici delle fotografie in un percorso di ricerca degli scorci più caratteristici: chiese, palazzi monumentali, scalinate, campanili e cupole, sono stati i soggetti principali degli scatti esposti.
Una impronta artistica e tecnica è stata aggiunta dalla esperienza della professoressa Eliana Esposito, autrice di numerose mostre e rassegne fotografiche dedicate a tematiche di grande impegno sociale, come la più recente He for she, tenutasi al PAN e nei saloni dell’Università Federico II in via Partenope,
Eliana Esposito ha sicuramente coinvolto le giovani fotografe in una ricerca dell’immagine che solo l’occhio esperto ed attento di una professionista sa cogliere in uno scatto.
Ancora una volta Napoli è protagonista di un evento di grande impegno artistico ma anche e soprattutto educativo, poiché sicuramente attraverso questa iniziativa è stato possibile dare l’opportunità ai giovani di apprezzare l’arte, l’architettura e la cultura che offre una città come Napoli. Un segnale importante per tanti altri ragazzi che hanno visitato la mostra, uno stimolo a sentirsi anche loro, in futuro, protagonisti di un evento di questa portata.