La Mostra, Cchiùart
In una natura spesso violentata e una scienza sempre più condizionata da logiche sempre meno scientifiche nasce la mostra Cchiùart
di Antonio Vitale
CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – A Palazzo Venezia in via Benedetto Croce lo scorso 2 luglio si è tenuto il vernissage della mostra di arte contemporanea Cchiùart.
La mostra, organizzata dal collettivo d’arte Cchiùart, è stata curata da Marco Fiore. L’esposizione sarà visitabile fino aperta fino a mercoledì 13 luglio, dal lunedì alla domenica dalle ore 10.30 alle13.30 e dalle ore 16.30 fino alle 24. Il finissage è fissato alle ore 20.
Cchiùart, una collettiva che vuole sottolineare soprattutto la creatività di artisti in un contesto storico du una società civile in crisi. Magari con lo scopo di far risvegliare e coscienze e alcuni valori che si stanno perdendo .
La visione quotidiana delle varie esperienze rilascia percezioni sensoriali che si estrinsecano attraverso la capacità di comunicare fra le persone in in mondo che va sempre più verso l’appiattimento delle emozioni a causa di un esasperato uso delle tecnologie digitali.
Le “emozioni” hanno la capacità di dare all’essere umano di riprendere il possesso di alcuni elementi come forme, linee, colori che, opportunamente modulati su una tela, in ceramica o attraverso la tecnica fotografica danno la possibilità di esprimerle in contesti diversi.
Alla mostra partecipano14 artisti con diverse opere: dalle fotografie di Angela Sodano, Antonio Mercadante, Enza Martinisi, Giuseppe D’Errico e Manlio De Pasquale, al disegno e pittura con Carla Merone, Delia Ferreri, Maurizio Cascella e Christophe Mourey, fino alla scultura con le ceramiche di Laura Correale e l’illustrazione Comicon con Danilo Spiteri, arrivando alla scrittura di Rikki P. Crisian Vincelli arte digitale e l’Instant Images con l’attrice Sara Missaglia.
Cchiùart, un mix d’arte e di tecniche con differenti tematiche, affettive o emozionali per rappresentare il vivere quotidiano, spesso costretto a districarsi tra una natura spesso violentata e una scienza sempre più condizionata da logiche sempre meno scientifiche.