La libreria Vocali diventa Faixme
Faixme per salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico del territorio vesuviano
PORTICI | CITTÁ METROPOLITANA DI NAPOLI – La libreria Vocali di via Roma è diventata PuntoFai.
Sará, dunque, il riferimento sul territorio vesuviano dove i simpatizzanti del Fondo Ambiente Italiano potranno rivolgersi, senza impegno, per avere informazioni sulle attività del Fai, sugli eventi, sulle possibilità della iniziativa Faixme. Coloro che avranno aderito al FAI potranno recarsi nella libreria Vocali e, mostrando la tessera, avranno diritto ad un biglietto ridotto per ciascun evento.
La cittá di Portici è uno dei tanti comuni italiani sostenitori della Fondazione. Perció, questo punto di interesse diventa particolarmente significativo per il radicamento sul territorio vesuviano.
L’incontro alla libreria di Angela Belardo, coadiuvata da Maria Cristina Orga, di sabato 11 febbraio dalle ore 18 sará un evento per sancire la collaborazione con il Fai, in atto da qualche tempo, e avviare un rapporto fruttuoso
La libreria, inoltre, applica uno sconto per gli iscritti al Fondo Ambiente Italiano.
Il FAI è un’organizzazione no-profit che opera in Italia per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico del Paese.
I Beni, storico-artistici o paesaggistici, di proprietà del FAI o ricevuti in concessione da un Ente Pubblico o in comodato da un privato, sono tutelati, restaurati o patrocinati dalla Fondazione e regolarmente e aperti alla fruizione pubblica in giornate programmate.
Le visite guidate sono a cura dei volontari FAI. Senza di loro, il FAI non sarebbe ciò che è. Una Rete territoriale, formata da uomini e donne appassionati che hanno scelto di dedicare il proprio tempo libero alla diffusione dei valori e dell’operato della Fondazione,
Ancora, Il FAI ha lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione e attivazione sul tema urgentissimo del cambiamento climatico: #faiperilclima. Sono in programma iniziative per diffondere conoscenza a partire dalla pratica del lavoro della Fondazione nei suoi Beni, dove la crisi ambientale si tocca con mano.