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La Gaiola, nel cuore del Golfo tra storia, natura e cultura

NAPOLI – L’Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola aderisce anche quest’anno alla Giornata Mondiale degli Oceani – World Oceans Day.
Sabato 8 giugno i volontari e i ricercatori accoglieranno famiglie e bambini allestendo negli spazi esterni del Centro Ricerca e Divulgazione scientifica del Parco, laboratori didattici e giochi sull’universo marino, per imparare a conoscerne gli habitat fondamentali, i comparti biologici ed i vari abitanti…
Un focus speciale sarà dedicato alla problematica della plastica e dell’inquinamento marino.

L’ appuntamento è dalle ore 11 alle 15al CeRD del Parco (Discesa Gaiola – scogliera)

Sarà anche una occasione per unirsi ai Volontari per La Gaiola e aiutarli a difendere questo piccolo scrigno di bellezza del mare di Napoli  https://www.gaiola.org/protezione-ambientale Condividi

Istituita con Decreto Interministeriale del 7/8/2002, l’Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola prende il nome dai due isolotti che sorgono a pochi metri di distanza dalla costa di Posillipo. Con una superficie di appena 41,6 ettari, si estende dal pittoresco Borgo di Marechiaro alla suggestiva Baia di Trentaremi racchiudendo verso il largo parte del grande banco roccioso della Cavallara.

Attualmente gestito dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, il Parco Sommerso di Gaiola deve la sua particolarità alla fusione tra aspetti vulcanologici, biologici e storico-archeologici, il tutto nella cornice di un paesaggio costiero tra i più suggestivi del Golfo. I costoni rocciosi e le alte falesie di tufo giallo napoletano, rimodellate dal mare e dal vento, ammantate dai colori della macchia mediterranea, regalano ancora oggi scorci di rara bellezza che da sempre hanno incantato i popoli che vi si sono succeduti.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=10&v=o0i6BiT0jEM

Proprio per la bellezza dei luoghi e del paesaggio a partire dal I sec a.C. su questa costa vennero costruite dall’aristocrazia romana ville suntuose, la più importante delle quali fu quella del Pausilypon – luogo dove finiscono i dolori – che, eretta da Publio Vedio Pollione e divenuta alla sua morte (15 a.C.) villa Imperiale, occupava gran parte della fascia costiera dell’attuale Parco. Resti di ville marittime, maestose cave di tufo, approdi, ninfei e peschiere sono oggi visibili lungo la costa sopra e sotto la superficie del mare, a causa del fenomeno vulcano-tettonico di lento sollevamento e abbassamento della crosta terreste, il bradisismo.

La vita marina ha poi fatto il resto. L’estrema complessità geomorfologica dei fondali e la favorevole circolazione delle correnti marine, ha infatti permesso l’insediamento in pochi ettari di mare di una ricca e variegata comunità biologica che oggi riempie di vita e colori ciò che la storia della terra e quella dell’uomo hanno creato. Così mentre polpi, saraghi, donzelle e nuvole di guarracini si aggirano tra gorgonie ed antichi ruderi, una murena resta in agguato proprio tra i mattoni consumati dal tempo di un antico murenario romano…

Il Parco Sommerso di Gaiola oggi è un importante sito di Ricerca, formazione, divulgazione scientifica ed educazione ambientale per la riscoperta e valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale del Golfo di Napoli.

Per maggiori informazioni: www.areamarinaprotettagaiola.it | www.gaiola.org

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