La devozione per sant’Antonio da Padova
di Stanislao Scognamiglio
PORTICI (NAPOLI) – La devozione a sant’Antonio da Padova è tanto radicata a Portici, al punto che la zona sud occidentale della città, a ridosso del confine con la vicina Ercolano, dalla prima metà del Settecento viene detta ‘ncoppa sant’Antonio. Una devozione tanto forte da far cambiare perfino il nome all’antico complesso chiesa-convento da san Francesco a sant’Antonio.
Secondo la tradizione popolare, al tempo della costruzione della Reggia, il cambio fu sollecitato dallo stesso re Carlo di Borbone, molto devoto al santo lusitano, da nominarlo cavaliere dell’Ordine del Toson d’Oro.
Attualmente ‘ncoppa sant’Antonio, l’odierna via dell’Università, sono quattro i luoghi, in cui si possono riscontare le testimonianze dell’affetto portato al santo taumaturgo da persone d’ogni ceto e condizione.
- Cappella Reale: tela settecentesca, dipinta dal pittore Paceco; l’opera, raffigurante l’estasi del santo, è posta sull’altare a sinistra dell’entrata;
- Edicola votiva, eretta dai fedeli nei pressi del civico 1 del terzo cortile di vico Sant’Antonio;
- Cappellina sovrastante il pozzo ubicato a lato della Chiesa: ricorda il miracolo ivi operato dal santo: nel 1741, un bimbo caduto accidentalmente nel pozzo, grazie alla sua intercessione, viene miracolosamente riportato indenne in superficie;
- Complesso chiesa-convento dei padri dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali: chiesa: predella sottostante la pala lignea dipinta dallo Sparano nel 1513 (il primo santo sulla sinistra del gruppo centrale), settecentesca statua posta nella cona dell’altare privilegiato della cappella a sinistra della navata centrale, tela dipinta dall’Abbas nel 1712, collocata nel soffitto della navata centrale – sacrestia: statua lignea del quattrocento – convento: quadro di autore ignoto, rappresentante l’estasi del santo con in braccio il bambino Gesù.
Nell’ambito delle celebrazioni indette in onore di Sant’Antonio da Padova, alla vigilia della solennità liturgica, domenica 12 giugno, la comunità dei Frati Conventuali, dopo la concelebrazione della Santa Messa serale, unitamente al popolo dei fedeli, si raccoglierà in preghiera nei luoghi segnati dalla presenza di Sant’Antonio.