La chiesa di Purgatorio ad Arco
Un itinerario fotografico di Luigi Spina attraverso i luoghi e le opere d’arte del Complesso Museale di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco
CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – L’Opera Pia Purgatorio ad Arco Onlus presenta il libro Il Complesso di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, a cura di Francesca Amirante, fotografie di Luigi Spina.
L’evento si svolgerà mercoledì 6 marzo alle ore 18, nella Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco in Via dei Tribunali 39, alla presenza delle istituzioni cittadine.
Il volume è un itinerario fotografico di Spina attraverso i luoghi e le opere d’arte del Complesso Museale. Ad arricchirlo, i contributi di studiosi e specialisti del Purgatorio ad Arco, coordinati da Francesca Amirante, Direttrice del Complesso.
L’Opera Pia Purgatorio ad Arco ONLUS è l’Ente proprietario dell’intero Complesso di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco. Già IPAB – Istituto di Pubblica Assistenza e Beneficenza – vanta più di 400 anni di vita.
Tra le più importanti congregazioni laicali di ispirazione controriformata sorte a Napoli, essa fu fondata nel 1605 da alcuni membri della più antica nobiltà partenopea con un duplice fine: … la celebrazione delle messe giornaliere, opere di culto ed altre sacre funzioni in suffragio delle Anime del Purgatorio ed attività di carità e beneficenza a favore anche degli estranei al Sodalizio.
Fu riconosciuta ufficialmente da papa Paolo V, con Breve Apostolico del 15 ottobre 1606. La Pia Congregazione si adunava, al principio, nella chiesa di Sant’Arcangelo a Segno, poi in Santa Maria della Rotonda, in Sant’Angelo a Nilo e Santa Maria delle Grazie a Caponapoli. In seguito, con l’incremento delle rendite, grazie alle copiose elargizioni dei napoletani, nel 1626 si decise di edificare una propria Chiesa che fu chiamata delle Anime del Purgatorio ad Arco.
Concorsero ad infoltire il numero degli associati “le pie gentildonne”, che si iscrissero col nome di Benefattrici, e l’Opera Pia venne retta con le regole che sono inserite nella Bolla di Papa Paolo V fino all’anno 1782, quando, andato disperso il Regio Assenso, si dovettero formulare nuovi statuti per sottoporli all’approvazione del Re: il nuovo statuto venne approvato l’anno stesso.
Fu quindi riconosciuta come ente morale da Ferdinando IV di Borbone che ne riconobbe la validità degli scopi e delle opere caritative. “Essa ha duplice scopo, l’uno principale, l’altro subordinato. La celebrazione di messe giornaliere, opere di culto ed altre sacre funzioni in suffragio delle Anime del Purgatorio, costituiscono lo scopo principale. Le opere di carità e beneficenza a favore anche degli estranei al Sodalizio costituiscono lo scopo subordinato. Le opere di culto, di cui è parola all’art.2, consistono nella celebrazione: a) di Messe quotidiane di obbligo, di cui 33 prescritte dalla Regola di fondazione, e 44 imposte da pii testatori o donatori b) di un numero indeterminato di Messe avventizie la cui celebrazione venga richiesta da chi ne versi in Sagrestia la corrispondente limosina”. Le opere di carità e di beneficenza di cui è cenno al medesimo articolo consistono in dotazioni a povere donzelle per agevolarle al matrimonio, limosine e sussidi a favore di poveri e di asili infantili; particolare attenzione era rivolta alla cura dei moribondi e ai carcerati per debiti.
Oltre ad essere una delle poche Opere Pie ancora esistenti, essa ha mantenuto fede agli scopi che i fondatori si erano prefissati: soccorso agli ammalati e ai bisognosi e opere in suffragio delle anime del Purgatorio con la celebrazione di Sante Messe nella Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco.
L’evolversi della storia politica e sociale del Paese ha richiesto l’adeguamento ai tempi e quindi la modifica della forma giuridica di tutte le istituzioni di assistenza privata, religiose e non. Pertanto alla fine dell’800, con il Regio Decreto 17.07.1890 n. 6972 (cd. Legge Crispi) è intervenuta una radicale modifica dell’assetto giuridico dell’Opera Pia Purgatorio ad Arco, che nel 1923 divenne un ente parastatale e precisamente una IPAB (Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza). Successivamente a seguito del D. Lgs. 207/2001 è stata trasformata in ONLUS nell’anno 2005.
Attualmente gli organi di governo della Onlus sono così composti:
- Consiglio di Amministrazione: Giuseppe d’Acunto (Presidente del CdA); Francesca Amirante, Marcello Fattore e Adolfo Mutarelli (Consiglieri); Daniela d’Acunto (Segretario del CdA e coordinatore amministrativo).
- Assemblea composta da 50 soci benefattori.
- Collegio dei Revisori: Domenico De Stefano (Presidente); Giulio Palma e Giuseppe Del Prete.
L’Opera Pia Purgatorio ad Arco, in oltre 400 anni di vita, ha mantenuto fede agli originari scopi ed è sempre viva e attiva in campo sociale e, da circa vent’anni, anche nel campo culturale nella convinzione che l’inclusione e l’assistenza sociale si realizzino anche attraverso la formazione e la conoscenza. Molto impegno ha infatti profuso l’Opera Pia nella conservazione del prezioso patrimonio artistico, architettonico, antropologico ed archivistico, ottimizzando l’impiego delle risorse economiche. A riprova di questo percorso, e non senza sforzo, nel 2001 si è ricostruito l’Archivio Storico e istituita la Biblioteca, intitolati a Donato d’Acunto nel 2018, e nel 2010 è stato costituito il Complesso Museale di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco gestito in convenzione dall’Associazione Progetto Museo.
Negli ultimi anni sono state sottoscritte convenzioni con l’Università degli studi di Napoli Federico II, con l’Accademia di Belle Arti di Napoli e realizzati progetti con il Conservatorio di San Pietro a Majella, con l’intento di coinvolgere i giovani in progetti di conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale attraverso le specifiche competenze dei singoli corsi di studio.
Con la partecipazione al bando Storico Artistico Culturale di Fondazione Con il Sud del 2011 è stato realizzato il progetto “Purgatorio ad Arco: un arco sul Territorio” valutato positivamente ed inserito tra i dieci finanziati su circa 180 a concorso. Attraverso la sua realizzazione si è rafforzato il valore sociale e culturale di questa istituzione che opera da quattro secoli sul territorio. Il progetto ha segnato l’inizio di un percorso che ha visto, e vede ancora oggi, la realizzazione di molteplici attività e laboratori per bambini, ragazzi e donne del quartiere, di mostre, reading, presentazione di libri, rappresentazioni teatrali e musicali e giornate di studio, nell’ottica di favorire l’incontro tra cittadini, cultura e turismo. Grazie all’attiva partecipazione e allo studio, durato due anni, del drammaturgo Mimmo Borrelli, oggi l’istituzione vanta il lavoro di drammaturgia, site specific, dallo stesso scritto e diretto dal titolo “Opera Pezzentella”. L’opera, rappresentata ciclicamente all’interno del Complesso Museale, debuttò nel 2013 a conclusione del progetto. Nel mese di giugno 2024 sarà nuovamente in scena prodotta dal Teatro Bellini di Napoli.
La nostra biblioteca si è arricchita quest’anno del libro Il Complesso di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco a Napoli, un itinerario fotografico di Luigi Spina attraverso i luoghi e le opere d’arte inestimabili del Complesso Museale. Il volume, curato da Francesca Amirante e pubblicato dalla ‘5 Continents Editions’ di Milano, è stato voluto fortemente per far conoscere a tutti l’impegno secolare dell’Ente e la ricchezza ed importanza del suo patrimonio artistico.
Le opere benefiche si sono via via adeguate ai tempi e al contesto sociale, sempre in evoluzione. Dall’antica attribuzione di doti per i maritaggi in favore di meritevoli fanciulle indigenti, si è passati a forme più ordinarie di assistenza ai bisognosi come la distribuzione di viveri nei periodi bellici e post bellici, oggi culminata nella strutturata organizzazione di sostegno a circa 100 famiglie del quartiere, grazie alla convenzione (dal 2020) con BANCO ALIMENTARE ONLUS.
Il sostegno alle famiglie si concretizza anche in supporti economici, per casi di particolare indigenza, e oggi si rafforza quello per l’assistenza medica con l’accesso gratuito al moderno ambulatorio polispecialistico attivo grazie alla recente convenzione con la Fondazione Massimo Leone.
Si è voluto in tal modo riprendere l’impegno, che fu anche di San Giuseppe Moscati, dell’Istituto di Rigenerazione Fisica che rimase attivo fino agli anni Sessanta dello scorso secolo.
Nuove idee e altrettanti progetti sono in fieri, quali le convenzioni in via di perfezionamento con il Ministero della Giustizia per il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti e la partecipazione ai servizi sociali e culturali di soggetti ammessi alla sospensione del processo penale e alla c.d. messa alla prova. Tutto questo sempre con l’intento di mantenere viva e attiva questa istituzione e di vincere la scommessa del mutamento dei tempi.
(Testo redatto da Daniela d’Acunto)
Estratti dal libro ‘Il Complesso di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco a Napoli