La ceramica vietrese, eccellenza campana
La “rinascita” della della ceramica vietrese attraverso un libro che racconta l’essenziale apporto di artisti tedeschi e olandesi
VIETRI SUL MARE (SA) – Al Centro culturale CaT in via Ospizio, traversa Corso Umberto I, giovedì 24 settembre alle ore 18, Giorgio Napolitano, Claudia Bonasi e Antonio Dura sarnno ospiti di Mara D’Arienzo nel nuovo spazio espositivo vietrese per parlare del “periodo olandese” della ceramica costiera a partire da quello più noto “tedesco”.
Lo spunto per la discussione è il volume Storie di ceramica. La presenza e la produzione dei maestri olandesi a Vietri sul Mare, ed. Puracultura, di Claudia Bonasi e Antonio Dura, con prefazione di Giorgio Napolitano .
Storie di ceramica. La presenza e la produzione dei maestri olandesi a Vietri sul Mare è nato da un incontro casuale con l’arte di Frans Brugman, artista noto a tutti nella cittadina costiera ma pressoché sconosciuto da tutta la letteratura fiorita negli anni attorno al tema ceramica.
Nei diversi libri editi, pochi autori – tra cui Matilde Romito e Enzo Biffi Gentili – hanno avuto il merito di riportare frammenti di vita e di opere di Brugman. Da una ricerca di fonti, documenti e opere delle famiglie Brugman, Pinto e Bente, e nelle botteghe e fabbriche dove Frans Brugman, Josephine Elizabeth Laming e Rudolf Bente hanno lavorato, sono emerse molte notizie interessanti sulla loro vita e attività artistica.
Il libro vuole ricollocare a pieno titolo la presenza degli olandesi a Vietri sul Mare al centro di un periodo – quello cosiddetto tedesco – cui sempre si attribuisce il merito di avere “fatto risorgere” la produzione della ceramica vietrese.
La ricerca ha consentito di andare a ritroso nel tempo per seguire la presenza e l’attività di altri artisti olandesi a Vietri sul Mare, come Sophia van Stolk e suo marito Adriaan, Maurits Cornelis Escher, che pure nella cittadina costiera è stato più volte, e Lena Hagstotz, fino ad arrivare in Grecia, a Rodi, dove la van Stolk si recò per lavorare con Luigi De Lerma e dove nacque la fabbrica I.C.A.R.O. di cui nel libro si riportano notizie originali.
L’ingresso al Centro CaT è libero.