Kitesurf, Napoli – Capri: mission possible
La napoletana volante Chiara Esposito è la prima atleta a tentare la traversata in kitesurf: sulle ali del vento da Napoli a Capri
NAPOLI – Chiara Esposito, stella del kitesurf, ha portato a termine con successo la traversata in kitesurf del golfo da Posillipo ai faraglioni di a Capri. È la prima volta che un atleta si è cimentto nellala singolare impresa: il valore aggiunto è che a compierla sia stata una giovane donna.
Nonostante la mancanza di vento in alcuni tratti della traversata Chiara non si è scoraggiata: ciò che più contava per lei, al di là dell’impresa sportiva in una disciplina ammessa di recente tra quelle olimpiche, era l’importanza del messaggio ambientalista: un evento all’insegna del rispetto della Natura promosso da Italia Power, da sempre impegnata nel campo dell’energia pulita credendo nelle imprese possibili e in questa occasione, sfruttando la forza del vento e l’innovazione tecnologica.
Il team Italia Power insieme a Chiara e alla squadra di supporto si sono incontrati al Circolo Posillipo alle 11,30 per fare un briefing tecnico, preparare le attrezzature e la barca di appoggio. Sono partiti dal Molo Luise all’una e mezzo, nell’attesa che si alzasse il vento adatto, la termica estiva. Inizialmente il vento aveva un’intensità abbastanza buona, circa 15 nodi, con una direzione da sud-ovest. Ciò ha comportato che, dovendo sfruttare al massimo l’intensità del vento, la kitesurfer non ha percorso una rotta “dritta” verso Capri ma ha dovuto fare una bolina (una serie di bordi e virate) per andare sopravento.
Chiara ha navigato bene per circa due ore, portandosi a metà strada ma purtroppo dopo poco la termica è sparita, con un vento che è passato dai 15 nodi a 2 (non sufficiente a far gonfiare l’aquilone). Questo era un imprevisto “calcolato” poiché quando ci si allontana dalla costa, il calore generato dalle pareti rocciose è troppo distante e il vento cala.
Dunque la barca di supporto ha recuperato Chiara con tutta l’attrezzatura, hanno approfittato per fare una pausa e rifocillarsi. Si sono leggermente spostati per intercettare un’altra brezza e a quel punto è ripresa la corsa per Capri.
Giunti in un punto tra Marina Grande e la Grotta Azzurra intorno alle 17 purtroppo c’è stato un altro “buco di vento” che ha costretto a recuperare nuovamente l’atleta in barca. Nonostante ciò la squadra era fiduciosa perché secondo le previsioni meteo (monitorate costantemente dalla settimana precedente) dalle 18 in poi ci sarebbe stato un altro picco di vento termico estivo che da sud-ovest avrebbe girato a Maestrale (soffiando da nord-ovest), regalando a Chiara la giusta spinta per poter completare il percorso verso Capri.
Appena l’anemometro ha indicato nuovamente il vento adeguato l’atleta ha ripreso e completato il viaggio giungendo ai Faraglioni e a Marina Piccola. La traversata è stata una vera avventura, con tutti gli imprevisti del caso, nonostante lo studio accurato del vento.
Chiara si è detta soddisfatta dell’impresa: ha dato tutta se stessa e non ha mai mollato, anche se alla fine del percorso era comprensibilmente stanca.
Reference hydrofoil:
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