Kairós. Da un angolo del tempo
Memorie indelebili, sentimenti travolgenti, esperienze irripetibili scandiscono la successione in versi di Kairós, il Tempo opportuno
PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Negli spazi di Villa Fernandes in via Armando Diaz lo scorso giovedì 23 maggio si è tenuta la presentazione del libro di Daniela Borrelli Kairós. Da un angolo del tempo (Iride, 2023), una silloge di versi poetici.
La prefazione della raccolta è a cura di Elena Porciani, del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli.
I saluti istituzionali sono stati portati dall’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Portici Grazia Buccelli, che ha reso omaggio a Giovanni Falcone, alla moglie e agli uomini della scorta che furono uccisi barbaramente a Capaci. Ha poi sottolineato che questo evento è caduto proprio nella Giornata della Legalità a Villa Fernades, bene comune confiscato alla criminalità organizzata.
È quindi seguito l’intervento della professoressa Iolanda Giovidelli, Dirigente Scolastica del Lico Classico Quinto Orazio Flacco di Portici, peraltro istituto in cui sie diplomata la professoressa Daniela Borrelli.
Ha discusso con l’autrice il professor Ciro Romano, Rettore dell’Università Popolare Cattolica Eustachio Montemurro-Teresa D’Ippolito di Portici, che ha sede nello storico Palazzo Serra Cassano.
Gli interventi si sono alternati da letture di Poesie di Kairós. Da un angolo del tempo, a cura della professoressa Daniela Fariello, che ha affidato il compito ai suoi alunni del Liceo Scientifico Filippo Silvestri di Portici.
Per Daniela Borrelli Kairós nasce da una triade. Mescolanze di memorie indelebili, sentimenti travolgenti, esperienze irripetibili scandiscono la successione in versi. Un ritmo studiato, orientato alla ricerca del tempo esatto: quello della poesia. Il kairós, cioè il «momento opportuno», è il reale protagonista della raccolta. L’attenzione è rivolta al «tempo qualitativo», al come dell’azione, al sapore dei momenti vissuti, alla bellezza inebriante della gioia, alla furia del dolore. L’io lirico dialoga con sé stesso e condivide al contempo suggestioni e riflessioni con il mondo intero, catturando attimi perduti nei corsi e ricorsi della storia individuale e universale.
Nella mitologia greca (Καιρός), ultimo figlio di Zeus, è il dio dell’opportunità, ovvero l’abilità di riuscire a fare la cosa giusta al momento giusto. È l’altra metà di Kronos (Χρόνος), dio del tempo che scorre. Infatti, i greci antichi usavano termini diversi per definire il Tempo. Oltre a kronos e kairós, si riferivano al Tempo che invece scorre incessante con aion (αἰών).
Kairós. Da un angolo del tempo nasce, dunque, dall’esigenza dell’io lirico dell’autrice di considerare il tempo nel suo aspetto qualitativo, rivolgendo l’attenzione alle molteplici emozioni che ne determinano il corso.
Molto interessante l’intervento del Rettore Romano, una sintetica Lectio, che si è soffermato sul concetto di Tempo legato alla Storia, materia di cui è stato docente alla Università Federico II di Napoli.
Il Tempo in senso storico scorre incessantemente, sempre uguale, Infatti i corsi e ricorsi storici di memoria vichiana si riferiscono al succedersi degli eventi, ma in un “flusso circolare”. Quindi, il Tempo rimane comunque il Presente, un fluido kairós, che va oltre il kairós consegnadolo all’aion.
La raccolta Kairós. Da un angolo del tempo è ripartita in tre sezioni per nuclei e sviluppi tematici, dai titoli Maternità, Esili, Epitafi. Il criterio della suddivisione determina, tra l’altro, il tempo della poesia e le liriche mettono in relazione molteplici suggestioni che, scaturite dalle esperienze del singolo, si fanno universali.
Daniela Borrelli, nel dialogare con sé stessa, rivolge al contempo suggerimenti al mondo intero, catturando quegli attimi perduti nei corsi e ricorsi storici. Sopraggiunge anche l’ora del conflitto, descritto attraverso immagini di solitudine e fragilità che si succedono. La poesia irrompe dunque nel silenzio e una nuova alba giunge a illuminare finanche le vittime della distruzione che avvelena la Terra.
Daniela Borrelli, classicista, docente al Liceo Classico Pietro Giannone di Caserta e professoressa di Storia del Teatro antico all’Università della Campania Luigi Vanvitelli, è autrice di saggi su temi di letteratura greca e tardoantica, con particolare riguardo alle opere di Flavio Claudio Giuliano, nonché di contributi sulla storia degli studi classici. Ha collaborato a un volume monografico sui teatri nel mondo greco e romano e ha tradotto per la prima volta in italiano il Commento a Daniele di Teodoreto di Cirro.
Ama il lavoro di docente e il rapporto con le nuove generazioni.
Come sceneggiatrice e regista da più di dieci anni allestisce spettacoli di teatro scolastico e, in questo campo, ha ottenuto numerosi premi.
Scrive da sempre, ma il suo primo libro di poesia è Kairós. Da un angolo del tempo.