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Italós: perché siamo arrivati a tanto?

di Ciro Santisola

PORTICI (NA) – Nella sala conferenze, interna al Mondadori Point, posto al civico 3 del viale Melina II, alle ore 18.30 di  venerdì 20 aprile, nella sua terrà d’origine, Marco Ascione dottore di ricerca, terrà una nuova presentazione del suo libro, dal titolo Italós Perché siamo arrivati a tanto? Breve trattazione sull’origine delle divisioni, delle unificazioni e dell’attuale condizione degli abitanti dello Stivale.

Il volume è frutto di una meticolosa ricerca multidisciplinare, scientifica, storica, geografica, morfologica e antropologica, sui momenti salienti che hanno contraddistinto la millenaria storia del nostro Bel Paese. L’autore, alle domande  del tipo: «… Che cosa è andato storto? È tutta colpa della crisi o c’è dell’altro?  È questione di mentalità?

Ma da dove proviene ciò che chiamiamo mentalità?», ha tentato di dare delle concrete risposte sulle cause che hanno portato l’Italia all’attuale situazione  a essere tra i paesi più corrotti di tutta l’Unione Europea, insieme a Romania, Bulgaria e Grecia, ad avere una classe politica il cui costo ammonta a cifre da capogiro, a essere al 77simo posto al mondo per libertà di stampa. Allo stesso tempo, sulle motivazioni che hanno messo in  ginocchio l’imprenditoria e hanno accentuato la progressiva crescita delle difficoltà e dell’indigenza della popolazione.

Con un chiaro e semplice linguaggio e con l’aiuto di ammiccanti  vignette in bianco e nero, disegnate da Antonio Celotto, l’esperto in dinamica delle popolazioni, ha esposto il risultato dell’originale e poliedrica analisi, sottolineando «… le ragioni profonde, e talora inaspettate, a monte di dinamiche storiche generanti nel tempo divisioni, unificazioni e situazioni peculiari per la Penisola, nonché sfocianti al presente nelle condizioni e nei tratti tipici dei suoi abitanti».

In 18 post-it, inoltre, ha evidenziato alcune curiosità storiche che hanno riguardato Napoli e, finanche, la nostra stessa Portici.

Il volume Italós, pubblicato nell’ottobre 2017 dalla Magenes Editoriale di Milano, è corredato dalla prefazione stesa dal giornalista e scrittore Lino Patruno, docente di Economia all’Università degli Studi di Bari; dall’introduzione scritta dal magistrato piemontese Marcello Musso, Pubblico Ministero impegnato nella lotta alla mafia, che ha condannato Riina e Bagarella.

Il giovane autore porticese ha dedicato la sua opera prima al sacerdote, don Antonio Serra, parroco della Chiesa dell’Immacolata a Portici, rettore del seminario diocesano di Napoli, scomparso nell’aprile del 2015.

L’incontro con l’autore di Italós sarà animato da Stanislao Scognamiglio, cultore di storia locale.

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