#Ioleggoperché all’I.C. Santagata
PORTICI (NA) – In occasione della settimana di promozione della lettura, dal 20 al 28 ottobre,all’I.C. Carlo Santagata in via Poli si svolge il progetto #Ioleggoperché, una bella iniziativa che ha lo scopo di «… formare nuovi lettori, rafforzando nella quotidianità dei ragazzi l’abitudine alla lettura grazie alla creazione e al potenziamento delle biblioteche scolastiche».
Il progetto dell’Istituto Santagata si basa sulla condivisione della lettura, diversificata per classi e gradi. Soprattutto favorisce la promozione del libro e del leggere, nonché il sostegno alle biblioteche scolastiche. Infatti grazie a questa iniziativa nazionale negli ultimi anni le biblioteche scolastiche italiane si sono arricchite di migliaia di libri, donati da genitori, semplici cittadini e editori.
Sono previsti incontri monotematici, come L’Africa nel cuore, dedicato alle fiabe africane e Io sto con gli animali, oltre a interventi di autori che si interfacceranno con gli alunni.
Ad esempio il medico veterinario Imma Paone discuterà del suo libro Da grande volevo fare il dottore degli animali, mentre lo scrittore Matteo Speraddio affronterà la tematica dell’immigrazione e dell’integrazione partendo da alcuni racconti tratti da Storie di oggi e di domani 2.0.
Da segnalare la partecipazione a #Ioleggoperché di due scrittori porticesi, Maria Cristina Orga e Giovanni Renella, che hanno rilasciato ai taccuini di LoSpeakersCorner dichiarazioni da cui traspare tutto il loro amore per la scrittura e la contezza dell’importanza della lettura.
Maria Cristina Orga ha scritto: «Io leggo perché ogni libro è un viaggio, un sogno, un’emozione, una sfida, una scoperta, un mondo da esplorare.
Io leggo perché non posso farne a meno, mentre quasi più nessuno lo fa.
Io leggo per celebrare la bellezza di un oggetto che non è una cosa, anacronistico, maltrattato, ignorato, tradito, guardato con diffidenza, con malcelata avversione spesso, incompreso, offeso.
Leggo con pervicace ostinazione, con passione, con tenacia, con amore.
Leggo perché mi fa star bene, mi fa star male, mi fa piangere, mi fa ridere, mi conforta, mi stupisce, mi apre universi inaspettati e sorprendenti, mi accompagna, mi connota.
Leggo per incontrare. Leggo per ascoltare. Leggo per sapere. Per non smettere mai di stupirmi.
E non smetto mai di credere che un mondo migliore sia possibile se in tanti ritrovassimo il piacere di perderci tra le pagine fruscianti e profumate di un libro, di ritrovarci tra la meravigliosa tessitura delle parole e delle storie.
E per gli stessi motivi scrivo. Per raccontare la meraviglia dei libri.
Perché altrettanto pervicacemente mi ostino a credere che il mondo sarà salvato dai bambini e dai ragazzi che leggono. E se avrò aiutato anche un solo bambino, ragazzo, uomo, donna scettico, distratto, annoiato, stressato, insoddisfatto, diffidente, ipertecnologico, confuso, disorientato a sorridere, a pensare, a sognare, a emozionarsi, a desiderare, a comprare anche un solo libro anziché uno smartphone, non sarò vissuta invano».
Giovanni Renella non è stato da meno: «Ho accolto con piacere l’invito del professor Nicola Di Muzio, dirigente scolastico dell’Istituto Santagata – V Circolo di Portici, a presentare il mio libro Don Terzino e altri racconti nell’ambito del progetto #Ioleggoperché.
È una stimolante occasione di confronto, con i ragazzi dell’ultimo anno delle medie, che potrà servire ad alimentare l’interesse per la lettura in genere, che è poi l’obiettivo dell’iniziativa.
La brevità dei racconti proposti penso possa essere d’aiuto nell’approccio ai libri: un primo passo, facile, verso testi ben più importanti del mio».