Intesa tra Ermitage, MANN e Pompei
SAN PIETROBURGO/NAPOLI – In Russia giovedì 9 novembre è stato siglato dal MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli) e dalla Soprintendenza Pompei con il Museo Statale Ermitage il Grande Accordo di Collaborazione di durata quadriennale – da interpretarsi come Memorandum d’intesa (MOU).
- Sulla base di questo protocollo le tre grandi Istituzioni, con l’obiettivo di allargare i reciproci rapporti culturali e scientifici anche in relazione ai programmi di Ermitage Italia, potranno individuare e realizzare un Programma di Collaborazione, di cui già sono stati delineati e discussi alcuni progetti fondamentali.
A sottoscrivere ufficialmente l’accordo negli uffici della direzione del grande museo sulla Neva – con l’organizzazione generale di Villaggio Globale International, società partner dell’Ermitage in Italia – c’erano Paolo Giulierini, direttore del MANN, Massimo Osanna Soprintendente di Pompei, e il Direttore Generale dell’Ermitage Michail Piotrovsky.
il target del Grande Accordo è valorizzare al massimo i reciproci patrimoni e l’attività di collezionismo e di ricerca sviluppata nei secoli in campo archeologico dalle tre Istituzioni e incrementata oggi giorno con borse di studio, attività di restauro, campagne di scavo, grandi mostre, ecc.
Assai significativa è d’altra parte la storia dei rapporti e delle relazioni che legano la città di San Pietroburgo alla città di Napoli e al suo territorio: oggi si rinsaldano e si arricchiscono alla luce della nuova collaborazione tra i due soggetti campani e il più grande e tra i più antichi musei al mondo.
L’importanza della collaborazione avviata e il suo rilievo nelle relazioni culturali tra Italia e Russia sono stati d’altra parte sottolineati con forza dal professor Piotrovsky in occasione della firma e ribaditi anche dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini che – all’Ermitage per l’inaugurazione della mostra dedicata dall’Italia a Boldini – ha colto l’occasione per sottolineare appunto l’assoluta valenza dell’operazione.
Tra le iniziative che potranno rientrare nei programmi:
- scambio di esperienze e stage di studio tra i collaboratori;
- attuazione di conferenze scientifiche, convegni, seminari, tavole rotonde;
- confronto in merito all’utilizzo di sistemi e tecnologie innovative applicate ai beni culturali;
- studio e confronto sulle nuove forme di approccio e di diffusione della conoscenza, anche attraverso l’interdisciplinarità delle arti, dei patrimoni archeologici e delle eredità storico-artistiche;
- attivazione di borse di studio e la partecipazione reciproca a attività di indagine e campagne di scavo sulla base di ricerche e progetti condivisi;
- studio e realizzazione di eventi ed esposizioni che nascano anche dalla ricerca scientifica e ne esemplifichino gli esiti e possano essere destinate sia al Museo Statale Ermitage, che al MANN e alla Soprintendenza Pompei.
In particolare su questo ultimo punto già sono state delineate alcune tematiche di riflessione e di confronto scientifico che porteranno nei prossimi anni alla realizzazione di una serie di grandi mostre internazionali, progettate e costruite insieme all’Ermitage:
- l’eredità storico-artistica e più ampiamente culturale di Pompei e della civiltà romana ;
- la produzione orafa e di gioielli antichi realizzati sia dalle antiche popolazioni Scite che in epoca romana;
- lo straordinario dialogo tra il mondo classico e l’arte moderna attraverso l’esempio di Canova, che fu capace di plasmare le sue opere attraverso una rinnovata visione dell’Antico;
- gli influssi culturali, le relazioni storiche, economiche e artistiche sviluppatesi tra la civiltà romana, quella ellenica, della Magna Grecia e dell’Italia Antica;
- la rappresentazione del paesaggio napoletano attraverso la produzione pittorica di artisti italiani e russi in epoca moderna;
- gli importanti legami storici tra la città di San Pietroburgo e la città di Napoli e le relazioni culturali sviluppatesi tra la Russia degli Zar e la Corte borbonica.
«Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è onorato di legarsi all‘Ermitage di San Pietroburgo insieme alla Soprintendenza di Pompei – ha dichiarato Paolo Giulierini – Il rapporto prevede anche una grande mostra dedicata a Pompei da realizzarsi a San Pietroburgo nel 2018 mentre al MANN a Napoli arriveranno tre mostre: l’oro degli Sciti, i vedutisti russi e soprattutto una grandissima esposizione su Canova nel 2019. Con tale operazione Napoli ribadisce la propria sinergia con Pompei e riconquista il rango internazionale che le compete, legandosi con uno di più grandi musei mondiale».
«Sicuramente un momento importante nelle relazioni internazionali e per la progettualità di Pompei e su Pompei – ha sottolineato il Soprintendente Osanna – L’apertura alla collaborazione con grandi istituzioni straniere e come in altre occasioni con Università di vari Paesi, è ormai la filosofia di fondo che persegue Pompei, che da tempo sta incentivando accordi nell’ottica di uno scambio anche e soprattutto di professionalità e competenze. L’accordo di questi giorni aggiunge, oltre che un contributo di scientificità, anche grande prestigio».