Infiorata per il Santo patavino Antonio
Un meraviglioso tappeto di fiori in onore del Santo patavino Antonio realizzato con materiali innovativi, pur nel segno della tradizione
di Stanislao Scognamiglio
PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nell’antica chiesa consacrata a Sant’Antonio di Padova, in Via dell’Università, domenica 9 giugno si è conclusa l’ultima performance – la terza in un poco più di un mese – del gruppo di maestri Infioratori Cappella San Ciro.
Il meraviglioso manufatto, realizzato in onore del Santo taumaturgo patavino per l’imminente ricorrenza della sua festività religiosa, è parte del progetto Omaggio al Santo.
Un programma avviato nello scorso giugno 2023 e portato avanti dallo storico gruppo per salvaguardare l’atavica nostra tradizione dell’infiorata, anche attraverso la devozione per i Santi venerati nelle nostre chiese.
Questa recentissima esecuzione dell’effimero quadro, che potrà essere ammirato fino al tramonto della prossima domenica 16, in detta occasione ha assunto una particolare valenza. Ciò perché, non solo è stato modificato l’originario disegno approvato – da noi pubblicato lo scorso 30 aprile – ma anche nel rispetto della tradizione, è stato dato ampio spazio all’innovazione con l’impiego di materiali alternativi.
Infatti, la primigenia allegorica silhouette del Cristo che è stata sostituita con il profilo del Santo che regge in braccio il bambino Gesù. Inoltre, nell’ottica dell’innovazione, per la quasi totalità della composizione è stato utilizzato prevalentemente materiale di natura inorganica e organica.
Sono stati quindi adoperati per comporre le diverse parti del bozzetto:
Candela: sale fino, marmolina colorata (un composto di granuli di ghiaia misto a cristalli di marmo), marmo colorato finemente grattugiato, semi di cipolla, granulato assorbente;
Croce: trucioli di legno colorato, torba nera;
Fondo su cui poggia la croce: marmolina, terra rossa (tennisolite), torba nera;
Santo: torba nera, trucioli di legno colorato, segatura di mogano; marmolina al naturale e colorata; mais colorato in giallo oro; riso triturato;
Fondo su cui poggia tutto l’assieme: marmolina al naturale.
Cornice: la fronda di cipresso, unico elemento di natura vegetale fresco. La consueta corona, stavolta, è stata inframmezzata da ciotole in terracotta, contenenti ceri aromatizzati.
All’inossidabile team dei maestri Infioratori Cappella San Ciro: Giorgio D’Andrea; Giovanni Giglio, Teresa Guadagno, Gennaro Montagna, Vincenzo Parenti, Clemente Torre, cui si è aggiunta la neofita Anna Acone, coordinato da Angelo Di Napoli e Francesco Mondanaro, va il meritato plauso per aver ancora una volta, senza alcuno scopo di lucro, composto il loro mosaico, ineguagliabile devoto omaggio al Santo.