Inaugurata la SZN – Le interviste
di Tonia Ferraro
PORTICI (NA) – In una splendida mattinata di sole nell’area dell’Ex Macello comunale in via Nuova Macello venerdì 20 gennaio è stato inaugurato il Centro Ricerche – Osservatorio Golfo di Napoli e il Turtle Point della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli.
Portici è uno dei vertici del triangolo ideale CRTM-OGN che la congiunge con la SZN di Napoli e quella di Ischia, comunemente chiamata Acquario, che ha sede in Villa Dhorn sulla collina di San Pietro, prospiciente il porto. La posizione della cittadina vesuviana è quindi strategica per il monitoraggio della salute delle acque del Golfo di Napoli.
Alla cerimonia d’apertura erano presenti il presidente della SZN Dhorn Roberto Danovaro e il suo direttore Vincenzo Saggiomo, il vicesindaco di Napoli Raffaele Del Giudice con delega all’Ambiente, il commissario prefettizio di Portici Roberto Esposito, oltre a numerose autorità civili, come il sindaco uscente Nicola Marrone ed il senatore Vincenzo Cuomo.
La nuova sede della Stazione Zoologica Anton Dhorn, voluta fortemente dal grande scienziato tedesco nel l873, nasce nei locali dell’ex macello borbonico, restaurato diversi anni fa con l’idea di farne un Museo del Mare. Per una serie di vicissitudini e mancate promesse, non venne però mai realizzato. Nell’agosto 2015 venne finalmente siglato un accordo tra l’Amministrazione comunale, guidata dall’allora sindaco Nicola Marrone, e il presidente Danovaro.
Così il direttore della SZN Saggiomo ai microfoni di LoSpeakersCorner:
«Com’è nata l’idea e come è stata realizzata?
Sapevo che da tempo c’era stato interesse per la struttura dell’ex macello, prima da parte dell’ARPAC Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Campania) come ente di controllo, e anche del Consiglio dell’Ente di Ricerche nazionale, tutte abortite per varie ragioni. Conoscendo persone di Portici sono venuto a fare un giro qui. In seguito sono tornato con il presidente Danovaro e abbiamo trovato una grande disponibilità da parte dell’Amministrazione Marrone. Il primo incontro a luglio 2015, e già il 18 agosto avevamo firmato la convenzione. La pratica è stata chiusa il 21 settembre: un iter velocissimo che penso non sarebbe stato possibile da nessun altra parte! Abbiamo investito in questo progetto tutto quello che potevamo, supportati dall’Ente regionale che ci ha permesso di fare non soltanto un museo del mare o un’avamposto per gli studi scientifici, ma qualcosa di molto più avanzato. Il percorso successivo è stato lungo, perché ad esempio abbiamo dovuto attendere l’autorizzazione dalla Soprintendenza per alcune modifiche necessarie, altri problemi ancora, ma alla fine eccoci qui. Abbiamo investito tantissimo per la realizzazione di questo centro, che in effetti non è il nostro scopo primario in quanto aspetti che dovrebbero essere curati dagli assessorati all’Ambiente degli enti amministrativi. Aspettavamo la sottosegretaria Velo, ma non è venuta, né altri funzionari, ad esempio. Dal ministero, dal resto, non abbiamo sovvenzioni. Cerchiamo di sopperire alle necessità distraendo fondi da un progetto a favore di un altro …
Cosa ci dice del Turtle Point?
La ricerca sulle tartarughe marine è quella che ci aiuta in termini di ricaduta sul territorio e di sensibilizzazione ambientale. In un primo tempo si pensava di fare solo il Turtle Point, poi abbiamo deciso farlo diventare l’avamposto delle ricerche che si fanno a Napoli. Ed è qui che questa sede diventa un punto di discussione permanente.
Idealmente Anton Dhorn ritorna a Portici, dove ha vissuto e ha condotto le prime ricerche sul Golfo di Napoli, dunque.
Noi abbiamo fatto questo passo, e siamo qui, davanti a questo paradiso, impegnando tutte le nostre risorse. Siamo sicuri che anche il territorio limitrofo alla SZN sia altrettanto sensibile di Portici alla salvaguardia del mare. Progetti come quello dell’Osservatorio marino hanno bisogno di operare in sinergia per arrivare a buon fine. Un grazie ai numerosi cittadini che sono intervenuti a questa cerimonia».
Il sindaco uscente Nicola Marrone ha dichiarato con soddisfazione: «Oggi è una bella pagina per il territorio e soprattutto una prospettiva di sviluppo intelligente. Questa era l’idea che avevamo quando abbiamo mosso i primi passi per la realizzazione della SZN qui a Portici. Vorrei sottolineare anche l’importanza dell’analisi del mare, che è propedeutico al vero rilancio della balneabilità di queste coste».
Il presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn, professor Roberto Danovaro ha invece dichiarato: «Con questa inaugurazione noi mettiamo un mattone, una bandiera permanente della Ricerca e dello sviluppo tecnologico, dal momento che abbiamo all’interno di questa struttura strumentazioni sofisticatissime e preziose per gli studi scientifici. Il nostro impegno è anche un modo per aiutare il territorio ad aver sotto controllo il proprio mare e la qualità dell’Ambiente.
Non solo curiamo le tartarughe e le studiamo, ma guardiamo alla salute del mare, monitoriamo anche settimanalmente le condizioni delle acque e della vita marina. Restituendo al mare le tartarughe guarite, le dotiamo di sensori non solo per sapere dove sono, ma per conoscere le effettive condizione delle acque nelle quali viaggiano. Sono i nostri scout: prima o poi torneranno. Portici nasce quindi come il più grande centro di ricerca del Mar Mediterraneo. Un grazie grande alle Istituzioni: il Comune di Portici, la Regione Campania e la Città Metropolitana hanno dato un enorme aiuto non solo per la velocizzazione dell’iter burocratico, ma anche, come nel caso dell’Ente regionale, finanziamenti veramente importanti. Questo centro ospita strumentazioni di enorme valore che saranno a disposizione non solo della Ricerca ma anche dei cittadini: saremo infatti aperti al pubblico che così potrà “toccare con mano” come sono stati spesi bene i propri soldi».
I visitatori nel giorno inaugurale son stati davvero tanti: gente comune, ricercatori, scienziati come il professor Antonio Terlizzi, docente di Zoologia e Biologia Marina all’Università degli Studi di Trieste, il professor Ezio Terzini, direttore del Centro Ricerche ENEA Portici, l’ingegner Vincenzo Bonadies.
Encomiabile la dedizione e la passione degli “addetti ai lavori”: con grande disponibilità e professionalità hanno risposto a tutte le domande che venivano poste loro dagli interessatissimi visitatori.
Infine Lo Speakers Corner ha incontrato Francesco Terlizzi, referente del progetto della Stazione Zoologica Anton Dohrn: «Da subacqueo monitoro “dal vivo” la qualità delle acque. L’impegno della ZSN di Portici sarà quello di recuperare la salute del mare e di mantenerla per lasciare in eredità ai nostri figli un Ambiente marino sanno così come i padri lo lasciarono a noi. Dopo un periodo di forte inquinamento, un po’ alla volta il nostro mare si sta riprendendo. A noi monitorarlo, aiutati dalle amiche tartarughe, che una volta riportate nel loro elemento, attraverso il GPS che installiamo sul loro carapace ci inviano dati sulla salute di tutto il Mediterraneo: è come se ci fossero riconoscenti per averle salvate. Naturalmente è essenziale che anche i cittadini ci diano una mano, rispettando il mare e segnalando a noi e agli enti preposti gli scarichi abusivi».
Da Lo Speakers Corner un grande in bocca al lupo a tutti i fantastici operatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn e soprattutto un affettuoso incoraggiamento a Ottavia, la tartaruga gravemente ferita arrivata recentemente.