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Il Vesuvio e i suoi paesi, un concorso fotografico per raccontare il vulcano

di Renato Aiello

Buone notizie per i fotoamatori: c’è un nuovo concorso fotografico per raccontare il Vesuvio e i suoi Comuni, quelle città alle falde del vulcano colme di bellezze artistiche e paesaggistiche, i famosi paesi vesuviani appunto. Un’iniziativa che diventa ancora più urgente dopo l’estate infernale toccata in sorte quest’anno al parco nazionale e ai suoi boschi, sfregiati, ridotti a un paesaggio quasi lunare o da campo di battaglia franco-germanico, con quei tronchi combusti come nello scontro di Ypres durante la Prima Guerra Mondiale sul fronte occidentale.

Il titolo dell’operazione fotografica, realizzata in collaborazione con la Flegrea Photo Association, è Il Vesuvio e i suoi paesi e ha come fine ultimo la valorizzazione del territorio vesuviano attraverso la divulgazione dell’arte fotografica. Il vulcano è elemento geografico di grande forza e potenza da secoli, ancor prima della nascita del dagherrotipo, punto di riferimento del Gran Tour europeo in Italia e soggetto preferito dai pittori di ogni epoca.

Dallo Sterminator Vesevo il Circolo Fotografico Vesuviano, anima e motore della manifestazione, trae nome, origine e la sua mission principale: diffondere la conoscenza delle bellezze storiche e naturalistiche del Vesuviano in Italia e nel mondo, le tradizioni, la storia, l’architettura e i paesaggi del grande Parco Naturale. Le cittadine coinvolte in questa gara fotografica, che saranno le uniche possibili da ritrarre in foto secondo il regolamento, saranno le seguenti: Boscoreale, Boscotrecase, Ercolano, Massa di Somma, Ottaviano, Pollena Trocchia, Sant’Anastasia, San Giuseppe Vesuviano, San Sebastiano al Vesuvio, Somma Vesuviana, Terzigno, Torre del Greco, Trecase.

Il concorso è aperto a tutti gli appassionati di fotografia amatoriali e professionisti, maggiorenni e senza limiti di nazionalità, e a ogni autore è richiesto l’invio di un massimo di tre fotografie entro il 15 novembre 2017. La partecipazione è gratuita e sono ammesse fotografie in bianco e nero o a colori, da inviare in formato jpeg alla massima risoluzione possibile, i cui nomi nel titolo dei file devono avere obbligatoriamente il seguente formato: Cognome,_Nome,_numero progressivo.

Le immagini devono pervenire esclusivamente in formato digitale all’indirizzo mail cfvesuviano@gmail.com insieme alla scheda di partecipazione scaricabile, in allegato al regolamento, dall’evento facebook della manifestazione espositiva. I vincitori del photo contest saranno informati successivamente tramite l’indirizzo e-mail fornito nella scheda sul potenziale inserimento nella lista dei finalisti. L’invio delle opere e della scheda di partecipazione dovrà essere effettuato entro e non oltre la mezzanotte del 15 novembre 2017, pena l’esclusione dal concorso, come prescritto e segnalato sulla pagina dell’evento sui social network.

La giuria è composta dai nomi che seguono: Rosa Di Leva, consigliere comunale presso il comune di Boscotrecase; Francesco Soranno, presidente dell’Associazione fotografica Flegrea Photo; Assunta Carotenuto, professoressa di storia dell’arte presso il liceo Pascal; Nicola Neotto, artista, pittore e scultore; ed Enzo Iandolo, dottore in Scienze della Comunicazione, nonché ricercatore, giornalista free lance e fotografo.

Il giudizio della giuria, una volta formalizzato, è insindacabile e la premiazione avverrà verso la fine del mese di novembre, in data ancora da definire, con una cerimonia ufficiale a Boscotrecase, in concomitanza con l’inaugurazione della mostra fotografica in cui sarà esposta una selezione delle foto pervenute al contest. La proprietà intellettuale delle opere presentate resta dei partecipanti, fermo restando la possibilità di utilizzo delle fotografie da parte del soggetto promotore del concorso per le sue attività istituzionali di comunicazione e promozione, sempre citando l’autore. Non resta che augurare a tutti buona fortuna e buona luce, come si dice da prassi tra i devoti di questa arte così importante e necessaria oggi più che mai.

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