Il tradizionale tappeto di fiori, ma verticale
Preziosità porticesi: da “’o cupèrtino” steso al balcone per onorare la processione di San Ciro, al tappeto verticale di fiori
di Stanislao Scognamiglio
PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nella in occasione della tradizionale festa esterna in onore del Santo Patrono, la Città della Reggia ha fatto tanto e sempre parlare del tappeto, sia esso composto di soli petali di fiori e altro materiale vegetale, sia fatto con tanti diversi altri materiali, organici e inorganici. Tradizionalmente vengono realizzati da gruppi di fedeli porticesi della processione di San Ciro, patrono di Portici, cadente un tempo nella terza domenica di maggio e dal 1985 nella prima dello stesso mese.
In un tempo non molto remoto, in occasione delle solenni processioni, per salutare il passaggio del Santo, molti devoti usavano esporre ai balconi o alle finestre della loro casa delle coperte finemente lavorate, talvolta arricchite di simboli ricamati
Sostituendo ’o cupèrtino, il più bel pezzo del corredo, da tenere da parte gelosamente custodito, da tirar fuori solo nei grandi avvenimenti, nel passato 1998, i signori Serghio Boschetto e Luigi Russo hanno dato il via all’esecuzione del tappeto floreale verticale.
Finora, poco o nulla è stato detto di questo nuovo e originale manufatto, steso al balcone a mò di elegante drappo colorato.
Perciò, ritenendo giunto il tempo, corre l’obbligo di spendere qualche parola per dare la dovuta risonanza alla realizzazione del tappeto verticale, fatto quasi esclusivamente di … fiori e foglie.
Coniugando tradizione e innovazione, venuta meno la possibilità di allestire un tappeto lungo la pubblica strada, ormai costantemente impegnata dal traffico veicolare sempre più intenso, i due hanno maturato l’idea di realizzarne uno sospeso a un balcone.
Così, su una rete di plastica, dopo aver creato un substrato verde con l’utilizzo di nebbiolina (Gipsophila panicolata) o asparago (Aspargus sprengeri e/o Asparagus setaceus); o foglie di felce maschio (Dryopteris filix-mas) hanno poi disposto i fiori: Anthurium o Gerbera o Iris.
Durante la notte della vigilia della festa, mentre i due lavorano all’allestimento dell’omaggio floreale al Santo medico e martire, il gruppo di preghiera, in compunto raccoglimento, prega invocando la sua intercessione presso Dio per dar sollievo ai malati.
Dalla prima performance, allestita alla parete del palazzo Di Gennaro, il tappeto verticale ha poi adornato i balconi centrali di palazzo Bagnara (dal 2000 al 2009), di villa Licinia (dal 2010 al 2015), palazzo Di Gennaro (dal 2016 al 2019).
Solitamente, di forma rettangolare, dalle dimensioni di cinque metri per due, non è mancata l’eccezione di approntarlo in una forma e dimensioni diverse: una croce di sei metri per due.
Da qualche anno, la Cooperativa OVAS Italia contribuisce alla realizzazione dell’artistico omaggio con la fornitura gratuita del materiale floricolo.
Gli esecutori si auspicano che i balconi posti lungo il corso Giuseppe Garibaldi, in un prossimo futuro, addobbati con simili manufatti, possano rendere più meraviglioso il saluto a San Ciro.
In tale ottica, si dichiarano disponibili a «… dare ogni spiegazione su come realizzarlo e come procurare i fiori che gli sponsor ci offrono e infine come e dove poterli collocare» a tutti coloro siano interessati a fare il tappeto al balcone.
Domenica 2 maggio 2021, non essendoci, anche quest’anno, la processione di San Ciro, abolita per il prolungarsi della pandemia provocata dal Coronavirus, non si potrà ammirare l’ennesima performance dei due appassionati devoti esecutori. Pertanto ci auguriamo di rivedere quanto prima la realizzazione di tale manufatto.
Si riporta quanto scritto da Sergio Boschetto sulla pagina di Facebook:
Grazie Scognamiglio Stanislao
per la presentazione. Saremo felici ancora di poterci adoperare per fare della festa del Patrono di Portici”San Ciro” un’occasione di raccoglimento ed impegno, affinché questa tradizione di infiorate( tappeto verticale) compreso, si ripeta sempre. Aspettando tempi migliori, ti saluto e ancora grazie. Sergio Boschetto
Si riporta quanto scritto da Luigi Russo e Sergio Boscheytto suula pagina Facebook:
Luigi Russo
Speriamo bene ke il prossimo anno abbiamo la possibilità di condividere questa passione e amore è devozione verso il nostro santo San Ciro io sottoscritto è Sergio Boschetto . è portare avanti la nostra tradizione
Sergio Boschetto
Grazie da parte mia e a coloro che si adoperano affinché il tappeto verticale possa avere ancora un futuro. Sergio Boschetto
Preg.mi Luiigi e Sergio
vi ringraziamo per l’attenzione ma soprattuttto per averci dato modo di raccontare un tassello del poliedrico mosaico della storia che vanta la nostra bella Portici.