Il Teatro e l’eterno feminino
A dicembre il Teatro cerca Casa apre con due appuntamenti al femminile, entrambi dedicati alla maternità e alla contraddittorietà legata che questa condizione comporta, che parte dal mito greco con “Aspettando Medea” e giunge fino ad oggi con “Son tutte belle le mamme del mondo?”.
Il 5 dicembre, Il Teatro cerca Casa arriva a Benevento, con “Son tutte belle le mamme del mondo?” di Manlio Santanelli, con Gea Martire; mentre il 7 dicembre, a Napoli, in zona Vomero, nel salotto di casa Santanelli, debutta “Aspettando Medea” con Franca Abategiovanni e Antonella Ippolito, per la regia di Nadia Baldi.
In “Son tutte belle le mamme del mondo?” Gea Martire, protagonista assoluta della scena, si fa interprete di due tipologie di madri molto diverse, che al cospetto del santo patrono di Napoli, si lanciano in due sfoghi inconciliabili. Ma essendo la giustizia una sola per natura, nonostante la sincerità e la devozione di entrambe, una delle due è certamente in torto e non può certamente aspirare alla comprensione degli spettatori né a quella di San Gennaro.
Da qui il titolo che suona come una domanda. Ma il termine mamma cui si fa riferimento nel titolo a ben guardare allude anche ad altro, ossia alla terra d’origine, che è madre per antonomasia. In questo caso a Napoli, appunto, che è terra e madre di grosse contraddizioni.
Andando indietro nel tempo, la maternità come condizione tellurica, gravida di contraddizioni, trova il suo modello letterario in Medea, testo e pretesto di riferimento di “Aspettando Medea”, con Franca Abategiovanni e Antonella Ippolito, diretto da Nadia Baldi.
Nel lavoro della Baldi, due attrici, due donne molto diverse tra loro, giocano col testo classico, andando alla ricerca di sensi e significati diversi per la messinscena, tragici e comici.
Nella ricerca emergono le loro follie di donne, i loro mondi femminili, e la vita privata delle due finisce per fondersi e confondersi con quella del personaggio, in un gioco delle parti molto profondo, ma anche leggero.
Le due finisco così per rappresentare le due facce della sua stessa mente scissa, conflittuale. L’abbandono, l’indifferenza, la vendetta, la ferocia, la forza e la fragilità del personaggio sono sentimenti dai quali restano rapite e condizionate durante le prove.
Per assistere agli spettacoli organizzati da Livia Coletta e Ileana Bonadies è necessaria la prenotazione, attraverso il sito ilteatrocercacasa.it, oppure chiamando al 3343347090 – 081 578 24 60. A chi prenota verrà fornito l’indirizzo del padrone di casa che ospita lo spettacolo in programma.
(Ph di scena by Cesare Abbate)