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Il Racconto, Quella giusta

Colazione solitaria e fame di biscotti, ma solo caffè. Quale sarà quella giusta per cominciare la giornata?

di Giovanni Renella

La ragazza girava scalza per casa, coperta solo da una canotta che non lasciava troppo spazio all’immaginazione, facendo intuire la generosità di forme a malapena celate.

Lei gli abbozzò un timido sorriso vedendolo seduto al tavolo della cucina intento a sorseggiare il primo caffè della giornata.

Nessuno dei due ricordava come si chiamasse l’altro e questo rendeva l’atmosfera alquanto surreale.

Le presentazioni erano avvenute a tarda notte e in maniera frettolosa: di certo c’era solo che avessero dormito entrambi in quella casa.

Mentre lei trafficava fra i mobili della cucina alla ricerca di una tazza in cui versare il latte preso dal frigo, lui si rese conto che in quel momento indossava solo un paio di boxer oversize e una t-shirt extralarge: il meglio per dormire comodi, ma certo non il massimo al cospetto di una bella ventenne!

Ripensandoci, però, si rese conto che prima di lei, la mattina dopo, erano state in tante a vederlo così, in déshabillé, e nessuna aveva mai trovato nulla da ridire.

Intanto la giovane donna, con fare disinvolto, gli si era seduta accanto per bere il suo caffelatte, in cui inzuppava generosamente quei biscotti che lui avrebbe volentieri mangiato di lì a poco, se solo ne fosse rimasto qualcuno.

Il dispendio di energie durante la notte probabilmente esigeva di essere compensato in qualche modo e poi, pensò, la colazione è il pasto più importante della giornata, specie per i giovani: peccato che lui si sarebbe dovuto accontentare solo del caffè.

Pazienza, almeno i valori glicemici non ne avrebbero risentito, per la gioia del suo diabetologo.

Dopo aver macinato l’abbondante colazione, la ragazza uscì dalla cucina e gli sembrò che, allontanandosi, ondeggiasse volutamente il bacino; ma forse la malizia di quello sculettamento era solo nei suoi occhi di sessantenne e nel retaggio di un’educazione sessuale consumata sulle foto di biancheria intima dei cataloghi Vestro e Postal Market degli anni Settanta.

Intanto dall’altro lato della casa, nel silenzio di quelle prime ore del mattino, poté sentire lo sciacquone del wc e poi, in rapida successione, la porta del Box Doccia che si apriva, una prima e dopo poco una seconda volta, l’acqua che scrosciava a lungo, molto a lungo, e alla fine qualcuno che usciva dalla cabina doccia, il rumore del fon e i passi di due persone.

Quando un quarto d’ora dopo suo figlio si presentò sulla porta della cucina insieme a quella bella ragazza, che poco prima aveva divorato i suoi biscotti, salutò entrambi con il sorriso rassegnato del padre che spera sempre che l’ennesima sia la ragazza giusta.

 

Nato a Napoli nel ‘63, agli inizi degli anni ’90 Giovanni Renella ha lavorato come giornalista per i servizi radiofonici esteri della RAI.

Ha pubblicato una prima raccolta di short stories, intitolata “Don Terzino e altri racconti” (Graus ed. 2017), con cui ha vinto il premio internazionale di letteratura “Enrico Bonino” (2017), ha ricevuto una menzione speciale al premio “Scriviamo insieme” (2017) ed è stato fra i finalisti del premio “Giovane Holden” (2017).

Nel 2017 ha vinto il premio “A… Bi… Ci… Zeta” per i racconti bonsai.

Nel 2018 è stato fra i finalisti della prima edizione del Premio Letterario Cavea.

Alcuni suoi racconti sono stati inseriti nelle antologie “Sette son le note” (Alcheringa ed. 2018) e “Ti racconto una favola” (Kimerik ed. 2018).

Nel 2019 ha pubblicato la raccolta di racconti “Punti di vista”, Giovane Holden Edizioni con cui ha vinto il Premio Speciale della Giuria al “Premio Letterario Internazionale Città di Latina”.

Nel 2020 alcuni suoi racconti sono stati inseriti nelle antologie “Cento parole” e “Ti racconto una favola” entrambe edite dalla Casa Editrice Kimerik.

Con un racconto, pubblicato dalla Giovane Holden nel volume n.7 “Bukowski. Inediti di ordinaria follia”, è risultato finalista al Premio Bukowski 2020.

Sempre nel 2020, altre sue storie sono state selezionate e inserite nell’antologia “Io resto a casa e scrivo” edita dalla Kimerik.

Nel 2021 due sue favole sono state pubblicate nell’antologia “Ti racconto una favola 2021” ed. Kimerik.

A luglio 2021 un suo racconto è stato pubblicato nell’antologia “Desiderio d’estate”, ed. Ensemble.

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