Il Racconto, La liquidazione
A volte è necessario mettere in campo tutti gli espedienti possibili pur di ottenere qualcosa … Fino alla liquidazione …
di Giovanni Renella
Racconto tratto da “Don Terzino e altri racconti”, Graus Edizioni – Napoli, 2017
Quella mattina d’estate Nicola si vestì di tutto punto per andare all’appuntamento con il capo del personale della sua azienda.
Erano passate tre settimane da quando aveva chiesto quell’incontro e finalmente il giorno era giunto.
Oramai erano trascorsi più di sedici mesi da quando era andato in pensione, dopo quaranta anni di servizio, ma ancora non gli avevano corrisposto la liquidazione.
In quel lungo periodo d’attesa aveva scritto più e più volte per ricevere informazioni circa l’agognata indennità, ma le risposte erano state sempre molto evasive.
Dopo tante insistenze, era riuscito a ottenere un appuntamento con il responsabile del personale ed era più che mai determinato a tornare a casa con un risultato concreto.
Nell’ufficio, all’ultimo piano della sua vecchia azienda, si presentò insieme ai due figli più piccoli, dei sei avuti dal suo matrimonio.
I ragazzini, che avrebbero preferito trascorrere la mattinata giocando a pallone, si erano lasciati convincere dal padre ad accompagnarlo per non dargli un dispiacere: con il suo solo stipendio, non aveva fatto mancare loro mai nulla e, visto che ci teneva tanto, una mezza giornata avrebbero potuto dedicargliela!
Giunti al cospetto del capo del personale, Nicola arrivò subito al dunque, ma appena gli fu chiaro che l’uomo dall’altra parte della scrivania mirava solo a perdere tempo, si alzò dalla sedia e, con un balzo, saltò sul davanzale della finestra aperta.
L’azione fu così repentina che lasciò i due ragazzi senza parole e gettò nel panico il burocrate, che rimase impietrito sulla poltrona.
A quel punto Nicola minacciò di buttarsi di sotto se, seduta stante, non gli avessero consegnato l’assegno con l’intero ammontare di quanto gli spettava dopo tutti quegli anni di servizio.
A nulla valse l’intervento di altri funzionari e impiegati che accorsero nella stanza.
In bilico sulla finestra, Nicola ribadì la minaccia di buttarsi di sotto se non avessero provveduto, lì e subito, a dargli quanto dovuto.
Mezz’ora più tardi i due ragazzini videro il padre scendere dalla finestra con l’assegno della sua liquidazione tra le mani.
Presi i figli per mano, Nicola salutò educatamente e si allontanò, per l’ultima volta e senza voltarsi, dal palazzo in cui aveva lavorato per tanti anni.
Mentre tornavano a casa, non ancora ripresosi del tutto dallo spavento, il più grande si fece coraggio e gli chiese se davvero si sarebbe buttato giù da quella finestra.
Nicola lo guardò e si lasciò andare a una risata che subito contagiò i ragazzi, facendo loro comprendere di aver assistito a una messa in scena architettata per ottenere, finalmente, ciò che gli spettava di diritto e che, invece, gli era negato.
Nato a Napoli nel ‘63, agli inizi degli anni ’90 Giovanni Renella ha lavorato come giornalista per i servizi radiofonici esteri della RAI.
Ha pubblicato una prima raccolta di short stories, intitolata “Don Terzino e altri racconti” (Graus ed. 2017), con cui ha vinto il premio internazionale di letteratura “Enrico Bonino” (2017), ha ricevuto una menzione speciale al premio “Scriviamo insieme” (2017) ed è stato fra i finalisti del premio “Giovane Holden” (2017).
Nel 2017 ha vinto il premio “A… Bi… Ci… Zeta” per i racconti bonsai.
Nel 2018 è stato fra i finalisti della prima edizione del Premio Letterario Cavea.
Alcuni suoi racconti sono stati inseriti nelle antologie “Sette son le note” (Alcheringa ed. 2018) e “Ti racconto una favola” (Kimerik ed. 2018).
Nel 2019 ha pubblicato la raccolta di racconti “Punti di vista”, Giovane Holden Edizioni con cui ha vinto il Premio Speciale della Giuria al “Premio Letterario Internazionale Città di Latina”.
Nel 2020 alcuni suoi racconti sono stati inseriti nelle antologie “Cento parole” e “Ti racconto una favola” entrambe edite dalla Casa Editrice Kimerik.
Con un racconto, pubblicato dalla Giovane Holden nel volume n.7 “Bukowski. Inediti di ordinaria follia”, è risultato finalista al Premio Bukowski 2020.
Sempre nel 2020, altre sue storie sono state selezionate e inserite nell’antologia “Io resto a casa e scrivo” edita dalla Kimerik.
Nel 2021 due sue favole sono state pubblicate nell’antologia “Ti racconto una favola 2021” ed. Kimerik.
A luglio 2021 un suo racconto è stato pubblicato nell’antologia “Desiderio d’estate” ed. Ensemble.
Nel 2022 due suoi racconti sono stati pubblicati dalla Rudis Edizioni nelle raccolte “Storie d’estate” e “Pianeta Favole”
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