Il Racconto, Idioma
di Giovanni Renella
L’elettroencefalogramma piatto rifletteva l’irreversibilità della condizione in cui era precipitata.
I ripetuti colpi ricevuti nell’ultimo periodo l’avevano mandata in coma e da qualche tempo non dava segni di vita.
Lo stato vegetativo in cui versava aveva alterato i suoi tratti somatici, trasfigurandone l’aspetto e facendo sfiorire quel fascino che tanta presa, un po’ ovunque, aveva esercitato in passato.
Con la sua innata carica seduttiva, era riuscita ad ammaliare uomini e donne, riscaldando i loro cuori prima ancora di conquistarne le menti.
In giro per il mondo si era circondata, senza fare distinzioni, d’intellettuali e operai, riservando a ognuno una parola di speranza, di conforto.
In tanti l’avevano amata, perdonandole il peccato veniale di passare di mano in mano alla ricerca dell’uomo forte; ed erano stati indulgenti, continuando a darle credito, anche quando l’avevano vista abbandonarsi ai capricci della guida carismatica e poi finire relegata in un angolino.
Messa in ombra dall’ego smisurato di compagni che ne avevano approfittato per soddisfare i propri interessi personali, era caduta in depressione, perdendo lo smalto dei tempi migliori e finendo per ripiegarsi sempre più su se stessa.
In suo nome, ma non per il suo bene, si erano consumati scontri e fratture che, piano piano, avevano finito per indebolirla, minandone la salute.
Ogni tanto le capitava di legarsi al compagno giusto che riusciva a tirarla un po’ su, ma l’euforia durava giusto il tempo necessario che le serviva a segare il ramo su cui era seduta.
E proprio durante l’ultima di queste rovinose cadute, aveva sbattuto il capo ed era andata in coma.
Al suo capezzale erano accorsi in tanti e ognuno aveva detto la sua; nessuno, però, sembrava conoscere la cura per rianimarla.
Così erano finiti per dividersi in fazioni opposte, sostenendo le tesi più disparate quanto inefficaci sulla malattia e la sua cura.
Solo quando stava per esalare il suo ultimo respiro, capirono che era un problema d’idioma: la sinistra stava per dissolversi perché non parlava più la lingua del suo popolo!
(Foto by Meriç Tuna- Unsplash)
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