Culturaracconti

Il Racconto, Fuori controllo

Il nostro autore ci racconta che a volte  non si riesce a tenere sotto controllo  accadimenti e situazioni

di Giovanni Renella

La situazione ormai era fuori controllo.

Quando quella storia era cominciata non immaginava neanche lontanamente che avrebbe dovuto affrontare un problema del genere.

La preventiva consultazione delle notizie disponibili in rete non era stata di alcun conforto e anzi aveva contribuito ad accrescere l’ansia che lo turbava.

Aveva appreso che il tutto era frutto di una sperimentazione nata in laboratorio con ben altri obiettivi e che strada facendo si era trasformata fino a produrre gli effetti che ora aveva davanti.

L’improvvisa e inaspettata comparsa di un così grosso problema lo lasciava sgomento.

La tensione era palpabile e la piega presa era preoccupante: le conseguenze non potevano essere occultate!

Ripensava a quando tutto era iniziato poco prima e il ricorso a misure draconiane, da adottare dopo un’iniziale inerzia durata troppo a lungo, neanche era ipotizzabile.

Poi, però, il perdurare della crisi lo aveva costretto a compiere quel gesto che non avrebbe mai voluto fare.

Considerava la misura in sé una resa e, pur convinto che avrebbe prodotto l’effetto desiderato, in cuor suo ben sapeva che a posteriori l’avrebbe valutata alla stregua di una vittoria di Pirro!

Ma in quell’occasione andava fatto.

Non poteva tirarsi indietro se voleva recuperare prestigio e credibilità.

Data la delicatezza della situazione aveva studiato il piano operativo nei minimi dettagli, cercando di non lasciare nulla al caso.

Innanzitutto la tempistica, che era il fattore principale: ogni anticipo o ritardo avrebbe rischiato di compromettere gli effetti terapeutici.

Per questo aveva stabilito a tavolino la successione cronologica dei passaggi da compiere e tutto era filato liscio fino a quando era andato a letto.

Poi quella telefonata improvvisa e la corsa in ospedale con la moglie al capezzale dell’anziana suocera.

Bloccato in quella sala d’attesa si trovava ora a dover fare i conti con una situazione fuori controllo, a causa di quel Viagra assunto un paio d’ore prima per “festeggiare” il suo trentesimo anniversario di matrimonio.

 

Giovanni Renella, nato a Napoli nel ‘63, vive a Portici. Agli inizi degli anni ’90 ha lavorato come giornalista per i servizi radiofonici esteri della RAI. Ha pubblicato una prima raccolta di short stories, intitolata  “Don Terzino e altri racconti” (Graus ed. 2017), con cui ha vinto il premio internazionale di letteratura “Enrico Bonino” (2017), ha ricevuto una menzione speciale al premio “Scriviamo insieme” (2017) ed è stato fra i finalisti del premio “Giovane Holden” (2017). Nel 2017 con il racconto “Bellezza d’antan” ha vinto il premio “A… Bi… Ci… Zeta” e nel 2018 è stato fra i finalisti della prima edizione del Premio Letterario Cavea con il racconto “Sovrapposizioni”. Altri suoi racconti sono stati inseriti nelle antologie “Sette son le note” (Alcheringa ed. 2018) e “Ti racconto una favola” (Kimerik ed. 2018). Nel 2019 ha pubblicato la raccolta di racconti “Punti di vista”, Giovane Holden Edizioni. Il libro ha meritato il Premio Speciale della Giuria al Premio Letterario Internazionale Città di Latina.

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