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Il Racconto, Carlo

L’ansia di un uomo che avrebbe potuto trovarsi davanti a una scelta difficile … Ma, fortunatamente, Carlo si era sbagliato …

Carlo è tratto da “Don Terzino e altri racconti” Graus Editore, Napoli, 2017

di Giovanni Renella

Come ogni mattina, da circa trent’anni, Carlo si era vestito avendo cura che la divisa fosse in perfetto ordine: la giacca e i pantaloni stirati, le scarpe lucidate e le mostrine che gli ricordavano il suo ruolo di comandante di una piccola stazione dei carabinieri.

La notte, come accadeva quasi sempre da quelle parti, era trascorsa tranquilla, ma la notizia di un arresto per una tentata rapina all’ufficio postale, chissà perché, gli provocava una strana ansia.

Via radio gli avevano comunicato che un altro rapinatore era riuscito a sfuggire alla cattura, facendo perdere le sue tracce, il che non aveva fatto altro che contribuire ad accrescere quell’inspiegabile senso di inquietudine che lo aveva attanagliato.

Nonostante tanti anni di esperienza alle spalle lo avessero reso avvezzo a situazioni ben più critiche, in contesti davvero difficili, la notizia di quell’arresto lo aveva turbato.

Ma fu solo pochi minuti dopo, quando si trovò faccia a faccia con quel ragazzo in manette, che l’ansia si trasformò in angoscia e prese corpo il suo incubo peggiore.

Chi gli stava di fronte era il migliore amico di suo figlio e il fatto che i due fossero praticamente inseparabili lo gettò nella disperazione più assoluta.

Infinite domande, di cui temeva le risposte, cominciarono a ingolfargli la mente.

“Come era possibile che quel ragazzo, che tante volte si era fermato a cena a casa sua, fosse lì, in manette, seduto di fronte a lui?”

Restarono muti, a guardarsi, per alcuni attimi che a Carlo sembrarono interminabili.

Non sapeva da dove cominciare, anche perché la sua mente era occupata da un interrogativo che faticava a prendere forma e che lo stava dilaniando dall’interno: “Dov’era suo figlio in quel momento?”

“Era lui il complice della tentata rapina sfuggito alla cattura?”

Ecco, era riuscito a formulare a sè stesso quell’angosciosa domanda.

Temendo la risposta, Carlo era impietrito e muto al cospetto di chi si stava rivelando un perfetto sconosciuto, un intruso che si era intrufolato nella sua vita e in quella dei suoi affetti più cari, causando chissà quali danni, cui difficilmente sarebbe stato possibile rimediare.

Ma oltre a essere un padre disperato, Carlo era un carabiniere abituato a fare il proprio dovere.

Seduto davanti al ragazzo in manette, stava per porgli la domanda più difficile della sua vita, quando all’improvviso squillò il telefono.

L’alzare il ricevitore e il sentire la voce del figlio dall’altro capo del filo, che gli comunicava l’esito positivo dell’esame appena sostenuto all’università, lo restituirono a quel mondo di certezze che stava per crollargli addosso, a causa di un doloroso equivoco con cui il destino si era divertito a metterlo alla prova.

Il giorno successivo, forse, avrebbe fatto un salto all’università.

 

Nato a Napoli nel ‘63, agli inizi degli anni ’90 Giovanni Renella ha lavorato come giornalista per i servizi radiofonici esteri della RAI.

Ha pubblicato una prima raccolta di short stories, intitolata “Don Terzino e altri racconti” (Graus ed. 2017), con cui ha vinto il premio internazionale di letteratura “Enrico Bonino” (2017), ha ricevuto una menzione speciale al premio “Scriviamo insieme” (2017) ed è stato fra i finalisti del premio “Giovane Holden” (2017).

Nel 2017 ha vinto il premio “A… Bi… Ci… Zeta” per i racconti bonsai.

Nel 2018 è stato fra i finalisti della prima edizione del Premio Letterario Cavea.

Alcuni suoi racconti sono stati inseriti nelle antologie “Sette son le note” (Alcheringa ed. 2018) e “Ti racconto una favola” (Kimerik ed. 2018).

Nel 2019 ha pubblicato la raccolta di racconti “Punti di vista”, Giovane Holden Edizioni con cui ha vinto il Premio Speciale della Giuria al “Premio Letterario Internazionale Città di Latina”.

Nel 2020 alcuni suoi racconti sono stati inseriti nelle antologie “Cento parole” e “Ti racconto una favola” entrambe edite dalla Casa Editrice Kimerik.

Con un racconto, pubblicato dalla Giovane Holden nel volume n.7 “Bukowski. Inediti di ordinaria follia”, è risultato finalista al Premio Bukowski 2020.

Sempre nel 2020, altre sue storie sono state selezionate e inserite nell’antologia “Io resto a casa e scrivo” edita dalla Kimerik.

Nel 2021 due sue favole sono state pubblicate nell’antologia “Ti racconto una favola 2021” ed. Kimerik.

A luglio 2021 un suo racconto è stato pubblicato nell’antologia “Desiderio d’estate” ed. Ensemble.

Nel 2022 due suoi racconti sono stati pubblicati dalla Rudis Edizioni nelle raccolte “Storie d’estate” e “Pianeta Favole”

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Un pensiero su “Il Racconto, Carlo

  • Michele Maggio

    Un fatto che può riguardare chissà quanti genitori, scritto con scorrevole e graditissima lettura, del resto tipica dell’autore. Complimenti!

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