Il Libro, La Macchina Acchiappasogni
L’ultima opera di Mario Scippa è una rete virtuale che l’autore ha costruito con le pagine, una sorta di macchina acchiappasogni
L’acchiappasogni è un oggetto antico legato alle culture tradizionali nordamericane, principalmente Cheyenne e Lakota, ma la sua vera origine sembra essere legata al popolo Ojibwe e alla figura di Aracne, della Donna Ragno.
Una leggenda Ojibwe narra del mito della creazione dei primi acchiappasogni: ragnatele simboliche realizzate per ingraziarsi proprio la Donna Ragno, una divinità importante per molte culture nordamericane che veglia sui bambini e protegge gli esseri umani.
La leggenda dice che la Donna Ragno, ad un certo punto trovò difficoltà nel raggiungere tutti i bambini sotto la sua tutela, allora le madri e le nonne Ojibwe iniziarono a realizzare finte ragnatele utilizzando rami di salice, fibre vegetali e tendini per amplificare l’influenza positiva della Donna Ragno e che potesse raggiungere ogni angolo del continente.
La Donna Ragno come divinità è comune in molte culture nordamericane.
La storia della creazione del mondo inizia con la divinità solare Tawa e la Donna Ragno identificabile come la divinità della Terra. Le due entità divine si separano per poter dare alla luce divinità minori e creare tutto ciò che esiste sul pianeta.
La macchina acchiappasogni, il titolo di questo libro, è una rete virtuale che Mario Scippa ha costruito con le pagine.
Un libro che trattiene immagini, vissute e sognate nel corso degli ultimi tre anni.
Sono tanti frammenti con un loro inizio e qualche volta una loro fine, così come frammentarie sono le immagini dei sogni e dei ricordi, consumati o trasformati dal tempo.
Molti scritti sono in lingua napoletana, perché si riferiscono ad immagini intime, vissute nella lingua madre dell’autore, o’ napulitano, e tanti con una costruzione in versi.
All’interno della raccolta ci sono anche riflessioni sull’attualità e aneddoti di vita vissuta.
L’idea di La Macchina Acchiappasogni – dice Mario Scippa – nasce dall’incontro con un’insegnante di Yoga, Cristiana Papa, in una lunga conversazione dove parlavamo del potere dei sogni e dei ricordi e mi raccontò della magia di questo antico oggetto indiano che li cattura.
Allora ho trasposto quella antica idea dell’acchiappasogni in un caleidoscopio di immagini, con lo stesso significato simbolico: quello di trattenere i sogni brutti e diffondere quelli belli.
L’aurore. Mario Scippa, classe 1961, è nato a Napoli, dove e vive, Laureato in Architettura, Insieme al fratello Gennaro gestisce a Napoli in via Vannella Gaetani la galleria d’arte e di antiquariato Antichità Scippa. Tra le sue tante passioni, annovera la fotografia, il teatro e la filosofia del tango.