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Il Libro, Napoli, sud, l’altra Italia

PORTICI (NA) – Negli spazi della Libreria Libridine in via Diaz, venerdì 25 maggio alle 18 si terrà la presentazione del libro di Raffaele Carotenuto Napoli, sud, l’altra Italia, Spring edizioni.

Il dibattito con l’autore su Napoli, sud, l’altra Italia sarà animato dalla giornalista Mariarca Cozzolino, direttore di Pendici Tv, e dal Consigliere comunale della Città di Portici Mauro Mazzone.

L’autore. Raffaele Carotenuto, giornalista pubblicista napoletano, vive da sempre nella periferia est cittadina, dove si è formato ed avviato il suo percorso di crescita e di impegno pubblico. Laureato all’Università degli Studi di Napoli Parthenope in Scienze dell’Amministrazione è stato Consigliere del Quartiere di Ponticelli, Consigliere comunale di Napoli, tre volte membro del Consiglio Nazionale dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (A.N.C.I.), in rappresentanza del Comune di Napoli, nonché Consigliere di Amministrazione del Centro Agro Alimentare della città di Napoli (C.A.A.N.).

Carotenuto è inoltre fondatore del blog di divulgazione social raffaelecarotenuto.wordpress.com

Oltre a Napoli, Sud, l’altra ItaliaDisuguali tra uguali.ha al suo attivo la pubblicazione di Napoli. La Città e il Palazzo (ed. La Città del Sole, 2008), L’importante è che piova (Tullio Pironti Editore, 2011)

Il libro. Il titolo accompagna a un cammino tortuoso ma come un paesaggio mozzafiato ne lascia pensieri, sconvolgimento, emozioni, bellezza, verità. La memoria storica di un luogo, di un popolo (Napoli, il sud, la sua gente), rimane un punto essenziale ed inviolabile da rivendicare, ma con la stessa forza identitaria e propulsiva un inizio da cui provare a ripartire, sganciandosi dal fermo “dell’eravamo” e guardare a quello che oggi siamo e che dovremmo saper diventare. Andare oltre quell’atteggiamento di rassegnazione popolare, superandone il limite dannoso che spesso ne oscura il livello stesso di consapevolezza. Servendo così, su un piatto d’argento, tutta quell’Italia che vende una raffigurazione di Napoli e del Mezzogiorno, popolati da nullafacenti inoperosi e imperniati da malaffare e vittimismo accattone. Un individuo che non si “parla” più, che non scuote il suo silenzio, permette la solitudine di ritrovarsi inerme di fronte alla realtà. Quale l’equazione possibile: “Cosa siamo stati, cosa siamo, cosa diventeremmo se…”. Dalla “terra di ieri”, alla “terra di mezzo”, alla “terra che potremmo…”. Un processo che parta da lontano e determini un presente in divenire di… autodeterminazione, volontà, concretezza, azione, qualità. Si può!

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