Il Libro, Il treno dei bambini
Al Mondadori Point martedì alle ore 18 la presentazione del libro di Viola Ardone “Il treno dei bambini”. Sarà presente Nino Daniele
di Stanislao Scognamiglio
PORTICI (NA) – Negli spazi del Mondadori Point in Secondo Viale Melina Emozioni e Cultura alle ore 18 di martedì 10 dicembre alle 18 Emozioni e Cultura con la presentazione del libro Il treno dei bambini, Einaudi Editore.
Con Viola Ardone, autrice del volume, una dei passeggeri di quel treno, reale protagonista quindi della storia vissuta dai bambini di Napoli e provincia nell’immediato primo dopoguerra, ne discuteranno i giornalisti:
- Ileana Bonadies, dell’Associazione Culturale BLab,
- Nino Daniele, già assessore alla Cultura del Comune di Napoli.
Il libro. Correva l’anno 1946, quando Amerigo lasciato il rione dei Quartieri Spagnoli di Napoli, dove è nato, accompagnato dalla madre Antonietta alla stazione ferroviaria, è stato fatto salire su un treno.
Assieme a qualche migliaio di altri bambini, provenienti da diversi comuni del Meridione d’Italia, il piccolo attraversa l’intera penisola per andare a trascorrere circa un anno in una famiglia del Nord.
Creata una rete di solidarietà nazionale, al fine di farli vivere, anche se per un breve arco di tempo, in un contesto più sereno, strappandoli alla miseria delle zone più devastate dall’ultimo conflitto mondiale il Partito Comunista Italiano ha posto in campo l’iniziativa del soggiorno.
Arrivato a Modena, nella città emiliana, il piccolo Amerigo, prima smarrito e nostalgico, poi sempre più curioso, «… si affeziona alla nuova famiglia e, attraverso il “papà del Nord”, scopre pure un talento per la musica. Sarà proprio questo, al suo ritorno a Napoli, a segnare il distacco doloroso da Antonietta, che non riesce più a capirlo. Fino a quando, cinquant’anni dopo, lui non tenta di ricomporre quella lacerazione, anche se è ormai troppo tardi.»
L’autrice Viola Ardone, come mai nessun altro ha raccontato prima, con tanto ostinato candore, nel suo appassionato racconto della storia commovente di una separazione, ha evidenziato con crudo realismo quanto «… a volte dobbiamo rinunciare a tutto, persino all’amore di una madre, per scoprire il nostro destino.»