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Il lento Cammino di San Francesco Caracciolo

Nuovi itinerari di viaggio nei luoghi di San Francesco Caracciolo: Il Cammino del Santo nei sei comuni dell’Alto casertano

Alla Scoperta dei luoghi del Cammino di San Francesco Caracciolo patrono dei cuochi seconda edizione, si è conclusa a Napoli al Polo museale della Pietrasanta, la prima casa dell’Ordine fondato dal Santo.

Il progetto è nato alcuni anni fa ha congiunto spiritualità, natura, turismo e cucina. Le tappe in sei comuni del casertano hanno avviato una serie di relazioni per costruire il percorso di congiunzione con il tratto abruzzese molisano alla Campania e Napoli, tappa finale alla Pietrasanta la prima Casa dell’Ordine fondato da San Francesco. 

Con queste parole Nicola Caracciolo ha aperto il convegno di chiusura del Cammino che ha messo in rete i comuni Mignano Monte Lungo, Pietravairano, Presenzano, Rocchetta e Croce, Teano e Villa Literno con un programma ricco di eventi. Un’esperienza di turismo lento e di rigenerazione tra cultura, enogastronomia, agroalimentare e paesaggistico, che ha proposto nuovi itinerari di viaggi.

Tanti gli ospiti e gli interventi moderati da Giovanni Serritelli.

Il Cammino – ha commentato Davide Nanni, CEO Cammini d’Italia – rappresenta una importantissima opportunità per il territorio in termini di valorizzazione, promozione ma anche di nuove economie permettendo di generare nuovi lavori e combattere lo spopolamento dei piccoli borghi.

Altro aspetto – ha aggiunto Vincenzo Caruso (Cammini d’Italia) – è la destagionalizzazione del turismo pertanto l’impatto che può avere il cammino sui territori è a 360 gradi.

Raffaele Iovine, Presidente di Pietrasanta Associazione Polo Culturale ETS, ha sottolineato: Un’economia civile che non è un’economia legata ai cicli produttivi ma è un’economia per segmenti, che unisce punti, crea inclusione, formalizza e stabilisce dei vincoli educativi perché la solidarietà non è soltanto un istinto e una pulsione naturale ma deve diventare un progetto e ci stiamo riuscendo.

Nicola Tardelli, Founder & CFO Healthy Virtuoso, ha ribadito: I Cammini non sono conosciuti, c’è una partecipazione molto bassa e attraverso la tecnologia, la partecipazione può essere oltremodo esponenziale con le analisi dei dati che vengono generati. Sui cammini si possono fare una moltitudine di cose che aiuterebbero a migliorare l’esperienza del cammino da una parte e la consapevolezza di coloro che sono designati a finanziarlo.

 

Rodolfo Molettieri, Maestro panettiere, ha spiegato: Ho pensato di preparare il pane dedicato al Cammino di San Francesco perché si rifà all’icona del Santo: in questo impasto c’è farina di ceci, acqua di mare, elementi ed ingredienti, che portano un messaggio: avere cura dell’Ambiente.

All’incontro hanno partecipato Rosanna Romano, Direttore generale Politiche culturali e Turismo della Regione Campania, Raffaele Iovine, Presidente di Pietrasanta ass. Polo culturale ETS; Andrea Maccarelli, Sindaco di Presenzano – Comune capofila del progetto; padre Pierpaolo Ottone, Consultore dell’Ordine dei Chierici regolari minori caracciolini; Ludovico d’Urso, Presidente Dipartimento Solidarietà Emergenze Federazione Italiana Cuochi della Campania, Sara Zanni, archeologa guida ambientale, già advisor Ministero del Turismo, don Federico Battaglia, tutor del progetto Policoro dell’Arcidiocesi di Napoli, Stefano Gobbi, responsabile delle Politiche sociali, Terzo settore e Innovazione Sport e Salute, Camilla Turelli, Direttore di Fondazione Etica.

La giornata si è conclusa con la visita al Polo museale della Pietrasanta di Napoli.

Per maggiori informazioni: www.camminodisanfrancescocaracciolo.com

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