Società

Il discorso della montagna

Roccaraso non è un club privato e anche i napoletani hanno diritto di andare in montagna.

Corsi e ricorsi: Non siamo noi a essere razzisti, sono loro che sono napoletani! E magari adesso alzano un muro “attoatto” fino al soffitto, come nello sketch di Francesco Paolantoni Giobbe Covatta …

Di seguito riportiamo l’opinione di Michele Caccamo.

L’idea che determinati posti debbano essere riservati a chi può permettersi un certo “decoro”, e non aperti a chiunque voglia goderne, mette in atto una narrazione preoccupante basata sulla esclusione sociale e sulla discriminazione.  Non si tratta solo di una scelta ingiusta, ma di un principio che mina le basi dei diritti fondamentali di ogni cittadino, violando di fatto la tutela dell’uguaglianza che è nello spirito della nostra Costituzione.

In questi giorni è emerso con prepotenza quel pregiudizio culturale e sociale, che considera alcuni cittadini non adatti a frequentare determinati luoghi.

Una scelta, quella fatta dalle Istituzioni e dalla Prefettura, che ci pone davanti a una frattura sociale, che crea delle barriere basate sul ceto sociale o sulla provenienza geografica. Così si alimenta la retorica dell’esclusione, si allontana il concetto di accoglienza, si discrimina il turismo di massa, si criminalizza il popolo napoletano. L’idea che un gruppo pacifico possa essere etichettato come “indesiderato” mi sconvolge e lo ritengo inaccettabile. La montagna, il mare, i parchi e qualsiasi altro luogo naturale non devono essere a beneficio di una ristretta minoranza, ma patrimonio collettivo; non devono essere riservato a una élite.

Invocare misure eccezionali, restrittive, forse anche i recinti, è impedire al popolo di muoversi liberamente, è voler fermare una moltitudine felice. La natura non può essere privatizzata culturalmente o socialmente, non può essere messa a disposizione di una cerchia ristretta, non può essere ridotta a un club esclusivo. La natura, va ricordato, è un diritto non un privilegio. Quello che rimane, di questa tristissima storia, è la diffidenza e l’ostilità, è la discriminazione sistemica e il pregiudizio di classe.

I napoletani, come qualsiasi altro popolo, sono degni di Roccaraso forse è la società a non essere degna di sentirsi civile.

Michele Caccamo: scrittore, poeta, paroliere e drammaturgo italiano. Le sue opere sono state tradotte in oltre dieci lingue.

 

 

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