Il cinghiale: da emergenza a risorsa alimentare
di Stanislao Scognamiglio
MONTESANO SULLA MARCELLANA (SA) – Alla Foresta Demaniale Regionale Cerreta e Cognole, posta lungo la Strada Statale 19 in Montesano sulla Marcellana, alle ore10.30 di venerdì 14 ottobre 2016, si celebrerà il convegno sul tema Cinghiale da emergenza a risorsa. Un percorso obbligato.
Cresce sempre più la richiesta di carni di selvaggina, soprattutto quella delle diverse specie di ungulati dell’arco alpino e appenninico, da parte del settore della ristorazione. Mentre in alcune aree alpine pietanze a base di carni di selvaggina sono parte integrante della tradizione gastronomia locale, nelle zone appenniniche il loro consumo è in notevole aumento. Difatti sono sempre più i ristoratori che hanno inserito nei loro menù diversi piatti a base di selvaggina.
L’incremento del mercato di queste carni ha comportato il conseguente aumento del numero di allevamenti di animali selvatici, pubblici e privati, con il duplice fine di garantire il ripopolamento venatorio e di rifornire il comparto alimentare, e un’intensificazione delle importazioni dai Paesi esteri anche attraverso l’introduzione di capi operata direttamente dai cacciatori reduci dalle loro battute di caccia all’estero.
Attualmente il cinghiale è l’ungulato maggiormente presente nell’Appennino meridionale. Nell’areale colonizzato, la sua massiccia presenza non solo impone gravi problemi gestionali, ma arreca anche irrimediabili danni all’agricoltura. Per queste ragioni è divenuto ormai l’animale più cacciato.
Un elevato numeri di capi, particolarmente per le aree protette dove la caccia è vietata, rappresenta una vera e propria iattura. Per fronteggiare tale problematica, la dirigenza del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e degli Alburni ha avviato una serie di azioni per il controllo della popolazione di cinghiali. Tra le misure adottate è contemplato l’abbattimento selettivo dei capi effettuato da personale specializzato.
Da tale presupposto «… si è sviluppato un piano di filiera per la raccolta, macellazione e distribuzione della carne di cinghiali abbattuti nell’area parco in base a quanto previsto dai regolamenti CEE 853, 852 e 854 del 2004; 178/2002; 1375/2015».
Curato dall’Unità Operativa Dirigenziale 19 Settore Territoriale Provinciale Salerno della Direzione Generale delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Campania, obiettivo del convegno è «… poter assumere le strategie di filiera previste e discuterne, in un confronto aperto con tutti gli attori, in modo da poterne definire tutti gli aspetti e le eventuali problematiche».
I lavori del seminario,moderati dalla giornalista Antonella Citro, si svilupperanno secondo il seguente programma:
- ore 10.30: Introduzione – Giuseppe Gorga, dirigente dell’Unità Operativa Dirigenziale 19 Settore Territoriale Provinciale Salerno – Regione Campania
- ore 10.45: Intervento – Antonio Carotenuto, dirigente dell’Unità Operativa Dirigenziale 08 Napoli Pesca,Acquacoltura e Caccia Regione Campania;
- ore 11: L’azienda faunistica Cerreta Cognolecome struttura per allevamento,stabulazione e studio della fauna selvatica – Adriano Di Biase, funzionario dell’Unità Operativa Dirigenziale 19 Salerno Regione Campania;
- ore 11.15: La gestione del cinghialenelle aree protette – Domenico Fulgione, docente di Zoologia all’Università degli Studi di Napoli Federico Il;
- ore 11.30: La filiera del cinghiale nel PNCVDA,piano di attuazione – Sabatino Troisi, dell’Istituto di Gestione della Fauna;
- ore 11.45: Zoonosi parassitarie nel cinghiale,il caso del PNCVDA – Vincenzo Veneziano,dell’Università degli Studi di Napoli Federico Il;
- ore 12.00: Controlli sanitari e tracciabilità della carne di cinghiale nel PNCVDA – Eduardo Grieco, Azienda Sanitaria Lolale Salerno Unità Operativa Sapri;
- ore 12.15: Corrette procedure di macellazionee gestione dei cinghiali abbattuti, Alberto Profumo, Veterinario responsabile della qualità presso il macello San Miniato (PI);
- ore 12.30: Filiera certificata del cinghiale come nuovo attrattore gastronomicoil PNCVDA – Vittorio Sangiorgio, della Coldiretti di Salerno;
- ore 12.45: Sintesi – Tommaso Pellegrino, presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni;
- ore 12: Conclusioni – Franco Alfieri, consigliere delegato del presidente della Regione Campania all’Agricoltura, Caccia, Foreste e Pesca.
Per maggiori informazioni: Adriano Di Biase0893079212; Giuseppe Tierno 0893079206
La sede dell’incontro può essere così raggiunta:
- percorrendo l’Autostrada A3 Napoli – Salerno – Reggio Calabria, uscire a Padula – Buonabitacolo. Immettersi sulla Strada Statale 19 “delle Calabrie” e proseguire in direzione Sud per circa 5 chilometri. Svoltare quindi in corrispondenza dell’indicazione Foresta Demaniale Cerreta Cognole e continuare fino a raggiungere il centro aziendale.
- Viaggiando lungo l’Autostrada A3 Napoli – Salerno – Reggio Calabria, in direzione Nord, uscire a Buonabitacolo – Padula. Percorrere la Strada Statale 19 “delle Calabrie” per circa 7 chilometri, fino ad arrivare all’indicazione dell’Azienda.