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Il caso di Aldo Braibanti

In prima da Fondazione FoQus | Quartieri Spagnoli il docufilm Il caso Braibanti di Carmen Giardina e del napoletano Massimiliano Palmese

NAPOLI – Riprende il giro di proiezioni di Il caso Braibanti: e per la città è stata una vera e propria “prima”.

Il caso Braibanti (ITA, 2020, 60′) è un docu-film di Carmen Giardina e di Massimiliano Palmese

È vincitore di numerosi premi (dal Premio del Pubblico a Pesaro Film Fest fino al Nastro d’Argento come Miglior docufiction, riconoscimenti che hanno testimoniato un interesse in un pubblico trasversale, come per esempio l’inaspettatto Premio Signum assegnato dai liceali della Giuria Giovani del Salina Doc Festival.

 Abbiamo incontrato genitori che portavano al cinema i loro giovani figli – spiega la regista Carmen Giardinaper stimolarli e poi discutere su omofobia e nuovi diritti: è un cosa che ci ha sorpresi e emozionati.

Se c’e un uomo “mite” nel senso più puro del termine, questo è Braibanti: egli non si è appoggiato infatti mai a niente e a nessuno; non ha chiesto o preteso mai nulla. Qual è dunque il delitto che egli ha commesso per essere condannato attraverso l’accusa, pretestuale, di plagio? (Pier Paolo Pasolini)

Nei tempi bui degli anni ’60, Aldo Braibanti, poeta, scrittore, sceneggiatore e drammaturgo, pagò non solo per le sue idee politiche ma anche per la sua omosessualità.

 

È interessante che il documentario su Braibanti e il suo successo abbiano dato l’avvio ad un rinnovato interesse per il caso e il suo protagonista: intanto Il caso Braibanti è molto richiesto nelle sale, nonostante sia disponibile su Sky. In Campania è stato accolto da FoQus in via Portacarrese a Montecalvario a Napoli (3 settembre), poi l’Arena Puteolana (12 settembre), quindi il nuovo festival visionnaire 21 di Baronissi (17 settettembre). Inoltre, il 12 ottobre a Torino, nel corspo della Mostra del 50ennale della rivista lgbt FUORI!

In autunno torna in scena anche l’omonimo spettacolo teatrale di Palmese, datato 2011 (a Roma al Teatro Due in ottobre, e a febbraio al Teatro Franco Parenti di Milano), mentre anche Gianni Amelio ha terminato le riprese di Il Signore delle formiche proprio sulla figura di Braibanti, impersonato da Luigi Lo Cascio, e con Elio Germano.

Questo poi è il mese di nascita di Aldo Braibanti (1922-2014): nato il 17 settembre, avrebbe compito 99 anni. il 2022 sarà il Centenario della nascita.

Le sue idee visionarie sulla famiglia, il potere, la convivenza tra specie viventi, il pericoli di grandi condizionamenti mediatici e quello di fortissimi cambiamenti climatici – sottolinea lo scrittore napoletano Massimiliano Palmesesono il segno dell’estremo interesse dell’opera di Braibanti, uomo dimenticato, ma forse oggi un po’ meno.

https://www.youtube.com/watch?v=gPQU7MlEzUQ

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