Giovanni Renella finalista al Premio Bukowski
Una affettuosa collaborazione che dura da anni, e con orgoglio annunciamo che il nostro caro Giovanni continua a mietere successi in campo letterario: è finalista al Premio Bukowski
Giovanni Renella è tra i finalisti del Premio Letterario Nazionale Bukowski.
La notizia è delle ultime ore e per commentarla a caldo abbiamo raggiunto telefonicamente l’affezionato autore dei racconti che LoSpeakersCorner pubblica ininterrottamente, ogni settimana, da tre anni.
Stiamo facendo un bel cammino insieme e qualche piccola soddisfazione non può che far piacere.
Finalista alla VII edizione del premio intitolato al grande scrittore Charles Bukowski, tenendo conto della caratura della giuria che è presieduta da Simona Viciani, traduttrice ufficiale di Bukowski per l’Italia e dei 303 partecipanti per la sola sezione racconti in cui ti sei cimentato, mi sembra che sia ben più di una “piccola soddisfazione.
Precisiamo, sono molto felice di questo risultato che è già importante; poi vedremo se la finale del prossimo 20 giugno riserverà ulteriori sorprese.
Questa è l’edizione che cade nel centenario della nascita di Charles Bukowski e per i noti problemi legati alla pandemia, la finale si svolgerà in diretta Youtube.
Si, ho saputo che, con grande rammarico degli organizzatori per la concomitanza con i cento anni dell’autore, la cerimonia di premiazione si svolgerà sul canale Youtube del Premio Bukowski, ma sono certo che non mancherà il pathos: comunque vada, di sicuro io sarò emozionato.
Hai partecipato con un racconto apparso l’anno scorso su LoSpeakersCorner diviso in più puntate, che ha appassionato molti dei nostri lettori: il tuo primo noir, potremmo dire.
Diciamo subito che il racconto giunto in finale è “Come un dito nel culo”, il primo racconto vero e proprio che ho scritto, diverso dalle altre short stories raccolte in “Don Terzino” e “Punti di vista”. Ora ti faccio una premessa: con quel titolo il racconto poteva trovare un’arena più degna in cui cimentarsi del premio Bukowski? Battute a parte, è la rivincita di un racconto il cui titolo ha fatto storcere parecchi nasi, senza alcun motivo, poiché trova la sua piena giustificazione nella trama che si dipana sotto gli occhi del lettore. Ed è un racconto particolare anche per la sua genesi. Ti ho inviato la prima puntata dicendoti che non avevo ancora scritto le altre: in pratica la storia c’era, ma io non l’avevo ancora scritta. Hai raccolto la sfida e hai pubblicato sul tuo elegante blog questo mio racconto dal titolo forte, con il rischio che poteva tutto interrompersi da un momento all’altro, perché anche le altre puntate sono state pubblicate prima che il racconto fosse completato. Io sono stato un incosciente, e tu hai avuto coraggio; ma alla luce del risultato raggiunto abbiamo vinto entrambi la scommessa.
Qualcuno si è chiesto se sentiremo ancora parlare del commissario Iezzo, il protagonista del racconto.
Con lui ho preso un impegno quando ho iscritto il “suo” racconto al premio: se arriviamo in finale, scriverò ancora di te; e gli impegni mi piace rispettarli.
Gli ultimi giorni sono stati forieri di altre affermazioni in campo letterario, o mi sbaglio?
Per la terza volta consecutiva, la casa editrice Kimerik ha inserito un mio racconto nella sua edizione annuale dell’antologia “Ti racconto una favola” e poi ha selezionato un altro mio racconto per la prima edizione di una nuova iniziativa editoriale che si chiama “Cento parole”.
Altre due sfide raccolte e vinte.
Mi piace scrivere favole e, involontariamente, ho notato che le scrivo tutte su temi natalizi: sarà la magia del Natale a ispirarmi.
La favola di cui parliamo è “Tepore”, una delle short stories pubblicate da LoSpeakersCorner.
Cento parole, invece, è stata una sfida che non potevo non raccogliere e vincere: fare un concorso per una storia di massimo cento parole? Una vera e propria provocazione per un autore di storie brevi. In questo caso ho rivisitato il racconto “Vigliacco”, apparso su Lo Speakers Corner qualche anno fa, adattandolo alla bisogna,ed è stato selezionato.
Facciamo i complimenti a Giovanni Renella e incrociamo le dita in attesa della finale del 20 giugno del Premio Bukowski.
Gianni I miei piu’sentiti complimenti. Tommaso