Gennarino, il corpo di Napoli
Doni speciali per Gennarino, ma anche una buona stella: dal convento all’affetto della zia e alla guida di donna Drusiana
di Tonia Ferraro
Sapete come vengono chiamati a Napoli i superpoteri dei supereroi? Doni speciali, come quelli che sono stati tramandati a Gennarino Di Gennaro, un ragazzino dale capacità eccezionali, ma non certo un supereroe.
Gennarino è il protagonista di una saga: sono tre, finora, i romanzi scritti dallo scrittore napoletano Giovanni Fusco.
E la saga non finisce certo qui, visto la vicenda rimasta sospesa con la quale l’autore ha lasciato il lettore!
La storia di Gennarino si svolge a Napoli, e non poteva essere diversamente: la città è misterica, nel senso in cui dalla sua fondazione vi sono fioriti culti esoterici che affondano le radici in antichissime pratiche.
L’uso termine mistero (dal greco μυστήριον [mysterion], poi latinizzato in mysterium), dunque, non ha nulla a che vedere con il genere horror o giallistico.
Il mistero in Gennarino è radicato, trasfuso dal suo sangue e dallo stesso modo di essere di Napoli. Il mistero è un mistero anche per Gennarino, che, vissuto da trovatello in un convento di suore bacchettone, si trova catapultato in una dimensione “altra”.
Doni speciali per Gennarino, ma anche una buona stella, perché “scampato” alle grinfie delle religiose – tra l’altro settentrionali e assolutamente non in grado di capire che Napoli è anche questo – si trova circondato dall’affetto di sua zia e trova una “guida” in Drusiana, la Maliarda dai sette veli.
Raccontare la storia di Gennarino non si può, bisogna leggerla nei libri. Nell’arco dei tre volumi si dipanano più storie, ma con un unico fil rouge …
Basti dire che Gennarino Di Gennaro è un ragazzo come tanti, dolce, sensibile, che vive una vita normale, almeno fin quando non si manifestano i suoi doni speciali …
Fortunatamente, non difetta di coraggio: combatte le prepotenze, perseguendo giustizia e verità.
L’autore. Giovanni Fusco nato a Napoli, classe ‘56. Diplomato in Scienze Religiose, vive nella periferia orientale della città e qui ha insegnato religione in una scuola media inferiore per circa vent’anni, in un liceo di Ercolano. Da sempre a contatto con le problematiche giovanili e della città, ha svolto volontariato nel mondo delle persone diversamente abili, con le quali ha messo su, in passato, una compagnia teatrale. Per circa vent’anni ha egli stesso fatto teatro, svolgendo diversi ruoli: direzione artistica, regia, recitazione Ha partecipato ad alcuni concorsi nell’ambito della scrittura teatrale e cinematografica. Appassionato di informatica e videogame, adora il cinema e trasecola per quello d’animazione. Ha lavorato per anni nell’ambito sociale.
Ha al suo attivo tre pubblicazioni: Gennarino e la scoperta dei poteri portentosi, Vocali Editrice (2019), Gennarino e la scoperta delle trame tenebrose, Editore Nisroch (2021). Gennarino e la scoperta delle verità vertginose, Editore Nisroch (2022), Con quest’ultimo volume ha partecipato al Salone del Libro di Torino.
LoSpeakersCorner ha incontrato Giovanni Fusco alla presentazione del suo ultimo libro.
Ci spieghi, dal suo punto di vista, i motivi per cui la storia di Gennarino è ambientata a Napoli
Gennarino vive a Napoli, anzi nel “corpo di Napoli”, dove c’è Saccanapoli, via dei Tribunali. E non poteva essere ambientata in nessuna altra città… Napoli è unica e straordinaria, piena di mistero e magia.
Due parole per descrivere Gennarino.
Tutti abbiamo un destino, anche Gennarino, che è un ragazzo semplice e buono. Da buon napoletano, affronta il suo con serenità seppur in un contesto difficile.