Società

Fino all’ultimo respiro

Prevenire i reati, punire i colpevoli, proteggere le vittime, fino all’ultimo respiro … Presentazione del libro di Angela Visone 

PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nella sede operativa della cooperativa sociale La chiocciola  in via Carlo e Luigi Giordano n. 8, venerdì 14 ottobre alle ore 18 si terrà la presentazione del libro di Angela Visone Fino all’ultimo respiro.

L’introduzione del libro è ella psicologo e criminologo Fabio Delicato

L’incontro, moderato da Luca Manzo, assessore comunale alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, e da Maria Cristina Orga, vedrà gli interventi della dottoressa Giovanna Acampora, past president del CUG | Comitato Unico di Garanzia del CNR. esperta in Politiche di genere, la dottoressa Teresa di Gennaro, rappresentante UDI | Unione Donne Italiane, la dottoressa Nadia Elisabetta Peschechera, pedagogista e mediatrice familiare,  vicepresidente dell’associazione Daphne Percorsi di crescita.

Nel corso dell’evento letterario, dopo la presentazione del libro e  dell’autrice, si svolgerà un dibattitto legato alla tematica della violenza perpetrata sulle donne.

Previsti interventi del pubblico.

Presenti alcune librerie del territorio.

Lo scopo della presentazione è quello di sensibilizzare le persone riguardo questo grave disagio che affligge la donna praticamente da sempre.

Ultimamente, però, questo fenomeno sta assumendo una incidenza preoccupante.

L’autrice. Angela Visone è una sociologa esperta in Scienze Criminologiche. Insegnante nella scuola dell’infanzia da circa 40 anni, è presidente dell’associazione Culturale Daphne Percorsi di Crescita.

Fino all’ultimo respiro è la sua opera d’esordio, anche se la passione per la scrittura è sempre stata una costante della sua vita.

Il libro. Una raccolta di storie di violenze fisiche e sopratutto psicologiche sulle donne, argomento purtroppo sempre attuale.

Il volume lancia un messaggio che deve far riflettere, spronare e dare fiducia a tutte quelle donne che vivono e subiscono situazioni violente, affinchè si riconoscano e abbiano la forza e il coraggio di denunciare, perchè nessuna donna deve essere lasciata sola.

È violenza contro le donne ogni atto di violenza, fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica sulle donne, incluse le minaccie, la coercizione o la privazione arbritaria della libertà: cosi recita l’art 1 della dichiarazione ONU sull’eliminazione della violenza contro le donne.

Con l’espressione violenza di genere si indicano tutte quelle forme di violenza da quella psicologica e fisica a quella sessuale, dagli atti persecutori del cosiddetto stalking, allo stupro, fino al femminicidio, che riguardano un vasto numero di persone discriminate in base al sesso.

La legge contro la violenza di genere persegue tre obiettivi principali: prevenire i reati, punire i colpevoli, proteggere le vittime.

Con l’introduzione nel 2009 del reato di atti persecutori-stalking, che si configurano in ogni atteggiamento violento e persecutorio e che costringono la vittima a cambiare la propria condotta di vita, fino alla legge sulle Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere. Risultano infatti rafforzati la tutela giudiziaria e il sostegno alle vittime, una serie di aggravanti e la possibilità di permessi di soggiorno per motivi umanitari per le vittime straniere di violenza.

La violenza maschile sulle donne assume molteplici forme e modalità, sebbene la violenza fisica sia la più facile da riconoscere. Non esiste un profilo della donna-tipo che subisce violenza.

La violenza può coinvolgere tutte le donne. La più diffusa, al contrario di quanto si pensa, è quella che avviene all’interno delle mura domestiche, ovvero in ambito familiare.

La violenza domestica consiste in una serie continua di azioni diverse ma caratterizzate da uno scopo comune: il dominio e controllo da parte di un partner sull’altro, attraverso vessazioni psicologiche, fisiche, economiche, sessuali.

 

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