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Figli di Portici famosi: Raimondo Pace e Pasquale Bottigliero

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Raimondo, Ciro, Antonio, Geltrude Pace è nato a Portici, il 14 giugno 1884, da Giuseppe Pace da Francesca Attanasio.

Dopo la laurea in legge, conseguita alla Regia Università di Napoli, ha iniziato a esercitare l’attività di avvocato.

Nel 1915, allo scoppio della quarta guerra d’indipendenza per la conquista delle terre irredente, è stato chiamato a servire il Paese in armi contro l’Austria.

Con il grado si sottotenente, in forza alla quinta Compagnia del 66simo Reggimento Fanteria del Regio Esercito Italiano, è stato schierato al fronte lungo la riva dell’Isonzo.

Combattendo «… sulle aspre colline del Monte Nero cadeva il 9 Settembre 1915 fra un manipolo di eroi sull’altare della Patria!!!».

Di lì a poco, all’età di trentuno anni, l’ufficiale Raimondo, Ciro, Antonio, Geltrude Pace muore per le conseguenze della ferita riportata in battaglia.

I suoi resti mortali vengono inumati nel cimitero nei pressi di Volzano, in provincia di Verona.

Pasquale Bottigliero è nato a Portici, di mercoledì 8 gennaio 1890, da Vincenzo Bottigliero.

Prima dell’apertura delle ostilità conto l’Impero austro ungarico, è stato impiegato presso l’Opificio di Pietrarsa.

Chiamato alle armi, come ufficiale di complemento nel 162° Reggimento Fanteria, ha preso parte agli eventi bellici della prima guerra mondiale 1915-1918.

Sottotenente, uscito dalla trincea, «… sotto il violento fuoco nemico, guidava il suo plotone all’assalto della posizione avversaria, dando bell’esempio di coraggio e di abnegazione, finché veniva ferito a morte».

Il sottotenente Pasquale Bottigliero, caduto eroicamente sul campo nella battaglia di Piton Brulé avutasi il 9 maggio sul fronte macedone-serbo, muore di venerdì 11 maggio 1917.

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