Figli di Portici famosi: l’economista agrario Adolfo Musco
di Stanislao Scognamiglio
Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende. Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.
Adolfo Musco: mancando di dati anagrafici, ci limitiamo a descrivere la sola attività svolta nell’arco temporale 1898 – 1938.
Già «… reggente di economia politica, statistica e scienza della finanza nell’istituto tecnico di Melfi» si è fatto notare per i suoi interessanti lavori di economia e statistica, tra i quali, risaltava il saggio La dottrina del Salario, steso nel 1898.
Nel 1904, in sostituzione del professor Francesco Saverio Vincenzo de Paola Nitti (Melfi, Potenza, 19 luglio 1868 – Roma, 20 febbraio 1953), ha ottenuto l’incarico di economia politica alla Regia Scuola Superiore di Agricoltura di Portici.
Presso la Scuola, divenuta, nel 1935, Facoltà di Agraria della Regia Università degli Studi di Napoli, dal novembre 1916, in qualità di professore di ruolo, fino al 1937, ha insegnato Economia politica, Scienza delle finanze e Legislazione rurale.
Nell’anno accademico 1925-1926, avuto l’incarico dell’insegnamento di Scienza delle finanze e diritto finanziario, è stato trasferito al Regio Istituto Superiore di Scienze Economiche e Commerciali di Napoli.
Divenuto professore ordinario, dal 1928 al 1930, è stato anche direttore dell’Istituto.
Con decreto ministeriale del 21 maggio 1929, è stato nominato socio ordinario residente del Reale Istituto di Incoraggiamento di Napoli.
Presso l’Istituto, inoltre, dal 1926 al 1940, ha insegnato Scienze monetarie e ha mantenuto la cattedra di Scienza delle finanze e diritto finanziario fino all’anno accademico 1931-1932.
Dal 1933 al 1936, anno in cui l’Istituto è diventato Facoltà di Economia e Commercio della Regia Università degli Studi di Napoli, ha tenuto anche le lezioni del corso di Scienze delle finanze.
Nel 1911, dal professore Francesco Saverio Nitti, «… nominato alla fine di marzo del Ministro di Agricoltura industria e commercio e non avendo tempo sufficiente per curare questa pubblicazione», ha avuto l’incarico di occuparsi della stampa della quarta edizione degli Scritti di economia e finanza, editi da Laterza di Bari.
I professori, gli studenti e gli impiegati della Regia Scuola Superiore di Agricoltura, hanno voluto commemorano i laureati, i professori e gli allievi «… caduti per la Patria» sui campi di battaglia nel corso della Grande Guerra.
Pertanto, di lunedì 27 maggio 1923, nell’aula magna dell’Istituto, presenti: il prefetto di Napoli; il presidente della Deputazione Provinciale di Napoli; i rappresentanti del Ministero dell’economia nazionale, delle forze armate, delle associazioni dei combattenti dell’Esercito e della Marina, dei Comuni di Napoli, Portici e Resina; i genitori e i parenti degli allievi e dei dottori agronomi deceduti in guerra; un folto pubblico, ha tenuto il discorso celebrativo sulle cause della guerra.
Nel corso della carriera accademica, occupandosi di problemi di economia politica che di scienza delle finanze, ha collaborato alla Rivista di diritto, economia e commercio.
Tra i suoi scritti di maggior rilievo, «… figurano il saggio “L’imposta ereditaria” (1910), e due articoli riguardanti problemi di finanza locale, pubblicati nella “Rassegna Economica del Banco di Napoli” (1937-1938)».
È stato anche autore di scritti minori, stesi a «… carattere giornalistico in tema di imposizione, evasione fiscale e debito pubblico».
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