Figli di Portici famosi: l’avvocato e giurista Francesco Bellucci Sessa
di Stanislao Scognamiglio
Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende. Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.
Francesco Bellucci Sessa è nato a Napoli, il 5 giugno 1844.
Conseguita la laurea in legge alla Regia Università di Napoli, si è iscritto all’Albo dagli Avvocati nell’ottobre del 1864.
Ha fatto quindi pratica forense «… prima allo studio di Nicola Gigli, illustre avvocato e professore di diritto civile, poi affettuoso discepolo di quell’astro maggiore che si chiamò Francesco Saverio Correra, che lo ebbe carissimo, ammirando in lui l’ingegno e l’equilibrio della mente, nutrita da forti studi».
Avvocato di grido e insigne giurista, stimatissimo dai suoi colleghi, nel 1875, è stato eletto rappresentante dell’Ordine degli Avvocati nel Consiglio di Disciplina Distrettuale del Tribunale di Napoli.
Di detto glorioso consesso «… per il non breve spazio di otto anni dal 1895 al 1903», ne è stato anche presidente.
Durante la sua presidenza, una terribile lesione nella struttura compromettendo la stabilità di Castelcapuano, ha imposto il trasferimento «… delle sedi di giustizia e degli uffici, nei locali dell’Istituto di Belle Arti».
In tale contingenza, si è adoperato senza «… tregua preso i ministri del tempo perché urgentemente fosse riadattato Castelcapuano».
Alla pratica forense, svolta con costante ed illuminante zelo professionale, ha affiancato, con profondo senso civico, l’interesse per la vita pubblica napoletana.
Pertanto, ha preso parte attivamente alla politica cittadina: più volte eletto consigliere al Comune di Napoli, è stato «… leader dell’opposizione a Celestino Summonte» e, altrettante volte, ha ricoperto la carica di assessore.
La «… grande bontà del cuore e le signorili, senza affettazione, maniere di gentiluomo» l’hanno portato a comprendere e a lenire le esigenze delle famiglie più indigenti.
Filantropo, come presidente del comitato Pro Infantia, ha profuso ogni energia nello studio della legislazione riguardante i diritti dell’infanzia.
Nel campo sociale, ha rivestito importanti incarichi, sempre assolti con assiduo impegno: come componente delle « Case popolari » si è occupato della soluzione del problema edilizio napoletano; come «… Governatore degli Ospedali Riuniti e dell’Ospedale dei Pellegrini», ha salvato «… questo glorioso dall’accentramento ospedaliero minacciato dal Governo nel 1898».
Cattolico praticante, è stato «… Guardiano-Rettore» nel Governo dell’Arciconfraternita della SS. Trinità dei Pellegrini e Convalescenti in Napoli»”.
Personalità dai sani principi e , certo, non di parte, «… poteva avere avversari, non nemici; era l’uomo che a se stesso non avrebbe mai perdonato una benchè minima abrasione del suo credo religioso, morale e politico, ma che non concepiva intolleranza contro la libertà del pensiero e della opinione altrui».
L’avvocato e giurista Francesco Bellucci Sessa muore a Napoli, il 15 febbraio 1919.
Il Comune di Portici, avendolo avuto «… quale patrono e direi quale cittadino di elezione, volle eternarne l’opera nell’intitolargli la strada».
Quella stessa, «… parte dell’antichissima via Parrocchia, già facente parte di via delle Calabrie, che corre tra largo Croce e piazza S. Ciro, dove l’esimio avvocato «… abitò per quasi tutta la vita».
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Questo articolo mi ha molto interrassato.
Il mio nome è Sylvia BELLUCCI SESSA: per questo sarei interressata a conoscere il nome dei figli di Questo avvocato. Lei puo aiutarmi?
Sono un medico adesso in pensione. Sono Francese e vivo a Parigi.
La ringrazio per la sua risposta.
Migliori saluti
Sylvia Bellucci Sessa
Preg,ma Dottoressa Sylvia
innanzitutto la ringraziamo per l’attenzione prestataci e per l’apprezzameto.
Per quanto alla sua richiesta, abbiamo rivolto il quesito ai parenti dell’illustre avvocato.
In riscontro abbiamo ricevuto questa indicazione:
I tre figli di Francesco Bellucci Sessa sono stati chiamati: Antonio, Margherita e Consiglia.
Augurandoci di aver in parte soddisfatto la sua curiosità, le porgiamo cordiali saluti.
Stanislao Scognamiglio
Précieux Docteur Sylvia
tout d’abord nous vous remercions de votre attention et de votre appréciation.
Quant à votre demande, nous avons adressé la question aux proches proches de l’illustre avocat.
En réponse, nous avons reçu cette indication :
Les trois fils de Francesco Bellucci Sessa se sont appelés : Antonio, Margherita et Consiglia.
Espérant avoir en partie satisfait votre curiosité, nous vous adressons nos cordiales salutations.
Stanislao Scognamiglio
Avrei piacere di sapere quale parentela ci fosse con mia nonna Maria Bellucci Sessa che a quanto sentito era una nota Violinista verso la fine del 1800 inizi del 1900. Ricorreva spesso il nome anche di Modestino Bellucci Sessa ( forse Magistrato). Se avete qualche notizia vi sarei molto grato. Io sono Francesco Napoletano Avvocato e mio Padre era stato Prefetto di Roma e Capo dei Servizi Segreti mio Nonno marito di Maria era il Sindaco di Marigliano.
Preg.mo la ringraziamo per l’attenzione prestata alla nostra inserzione.
Per quanto al suo quesito abbiamo provveduto a sottoporlo ai diretti eredi del prefato e attendiamo loro notizie. Sarà nostra cura, trasnemetterle quanto ci perverrà.
Stanislao Scognamiglio.
Mi interessa moltissimo questa storia. Sono nata a Portici 1946. A nove anni siamo partiti per il Sudafrica. Ora vivo a Sydney.
Mia Nonna Ersilia Farneti e mio nonno Luigi Valle erano in servizio alla famiglia Bellucci Sessa. Nonna Cuoca e nonno Cocchiere.
Ho avuto il piacere di conoscere la Signora Consiglia e sua Sorella con il nome di Pupatella. Entrambe non sposate. Le date non ricordo.
La ringrazio di aver creato questo bellissimo sito.
Preg,ma Sig,ra Lucia
la ringraziamo per l’attenzione prestataci e per l’apprezzaento, ma sopratutto per la testimonianza fornitaci.
Seppur tanto lontana , i ricordi la tengono ancora tanto vicina all’origine. Complimenti.
Cordialissimi saluti.
Stanislao Scognamiglio