Figli di Portici famosi: l’accademico Almerigo Cristin
di Stanislao Scognamiglio
Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende. Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.
Almerigo Cristin è nato a Sulmona, in provincia de L’Aquila, il 15 gennaio 1823.
Discendente di una famiglia d’origine tedesca Christen o Cristen, stabilitasi in Italia, nella città d’origine ha compiuto «… i suoi primi studi segnalandosi per il suo vigoroso ingegno e per il forte amore per gli studi letterari».
Iscrittosi alla Reale Scuola Superiore di Medicina Veterinaria di Napoli, terminati con pieno profitto gli esami curriculari, nel 1845, ha conseguito la laurea.
Subito dopo, è stato assunto come aiutante di zootomia nella stessa Scuola «… sotto la guida di Crescenzo Rispoli», sacerdote, docente di Medicina e Chirurgia e di Anatomia comparata.
Patriota, nel luglio del 1848, su segnalazione del sacerdote-rettore, con l’accusa di aver partecipato ai moti insorti nel mese di maggio, subendo «…la più accanita persecuzione del Governo Borbonico, ed assieme a Settembrini, a De Sanctis, a Spaventa, soffrì la dura pena del carcere».
Sebbene sia stato rilasciato perchè riconosciuto innocente, tuttavia è stato confinato a Sulmona come sorvegliato politico.
In quanto esule, nel 1849, sempre per motivi politici, è stato pure costretto a lasciare la cattedra universitaria di Napoli.
Dopo aver vissuto alcuni anni a Sulmona, dal lì si è trasferito a Firenze.
Nel capoluogo toscano ha ottenuto «… di insegnare pastorizia e zooiatria nella sezione di Agronomia del Regio Istituto di studi superiori».
Saggio e dotto docente di Zootecnia, con le sue prime pubblicazioni edite a partire dal 1860, ha introdotto nata in Italia lo studio della «… zoognostica – o ezoognosia, come veniva preferibilmente denominata in passato».
Nel 1860, ha seguito «… Garibaldi in Sicilia combattendo le varie campagne fino a Napoli».
Con decreto del 24 settembre 1860, firmato dal dittatore Giuseppe Garibaldi (Nizza, 4 luglio 1807 – Caprera, La Maddalena, 2 giugno 1882), è stato nominato, rettore del Collegio veterinario.
Successivamente all’abolizione della carica di rettore, gli è stata affidata la direzione della Scuola, fin allora tenuta dal «… sacerdote don Francesco Furinzano».
Nel corso del 1861, nuovo direttore della Scuola, «… con la sua attiva e intelligente opera», ha avviato la riorganizzazione della Scuola di Veterinaria.: la stesura del nuovo regolamento, curato in prima persona; l’’introduzione di importanti innovazioni; la separazione del gabinetto di Anatomia Normale da quello di Anatomia Patologica; l’organizzazione razionale dei preparati anatomici in un vero e proprio Museo, sono stati tra i primi significativi obiettivi raggiunti.
In breve tempo, sotto la sua direzione, la Scuola acquisì un «… grande prestigio e l’ammirazione di una commissione di medici che la visitò nel 1863 e che espresse giudizi lusinghieri, annoverandola tra le prime in Italia per la qualità e l’efficacia dell’insegnamento e per la puntualità e l’efficienza dell’organizzazione.
Nello stesso anno 1861, ha fondato il Giornale delle razze di animali utili o di medicina veterinaria, periodico d’informazione della Scuola Superiore di Medicina Veterinaria Napoli.
Grazie al tale strumento d’informazione, diretto dal 1861 al 1867, ha potuto instancabilmente sostenere la tesi che necessitava «…estendere l’indirizzo della Veterinaria non alla sola Medicina e Chirurgia, ma alla produzione, al miglioramento e al perfezionamento delle razze delle differenti specie di animali utili, la cui industria costituisce una delle principali sorgenti di ricchezza e prosperità».
Profondamente convinto della bontà di questa sua opinione, nel 1870, ha proposto la fondazione di una Scuola superiore zootecnica.
Per sopravvenuti contrasti ha chiesto e ottenuto il trasferimento alla Regia Scuola Superiore di Medicina Veterinaria di Torino.
Nella città della Mole, è stato occupato «… come professore di Igiene e di materia medica».
Nel 1872, ritornato a Napoli alla Regia Scuola Superiore di Medicina Veterinaria, come professore di ruolo, ha tenuto l’insegnamento di Zootecnia.
Nello stesso 1872, anno di fondazione dellla Regia Scuola Superiore di Agricoltura di Portici, è risultato vincitore del concorso per la Cattedra di Anatomia e fisiologia veterinaria e di Zootecnia, indetto dalla neonata Istituzione.
Trasferitovi, ha profuso «… tutta la sua migliore e appassionata attività per darle importanza e contenuto professionale e per sviluppare l’insegnamento e la ricerca».
In pochi anni, allo «… scopo era fornire a studiosi e studenti un laboratorio indispensabile ed aggiornato per la ricerca e la formazione», ha ampliato il precedente Museo anatomo-zootecnico, allestito quasi contemporaneamente all’istituzione delle cattedre di Anatomia degli Animali Domestici e di Zootecnia. Infatti, ha corredato il Gabinetto di Zootecnia «… di un ricco e vasto museo che, unitamente all’aula delle lezioni, ai laboratori e a vari locali, occupò l’ala di nord-est del secondo piano del palazzo borbonico».
Nel 1875, sostenitore della creazione di «… una rete di condotte veterinarie comunali, nonché una rete di veterinari provinciali», è stato l’unico esponente del Mezzogiorno d’Italia a partecipare al Congresso dei Medici Veterinari, celebrato a Firenze.
Dal 23 giugno 1886 all’agosto 1889, ha ricoperto la carica di direttore reggente della Reale Scuola Superiore di Agricoltura di Portici.
Fra i suoi numerosi lavori, particolare interesse hanno riscosso quelli relativi agli studi e alle osservazioni su:
· La produzione, il miglioramento e il perfezionamento degli animali domestici;
· Della produzione cavallina e delle rimonte nel nuovo regno italiano per Almerico Cristin;
· Dell’ezoognosia ovvero conoscenza delle parti esterne degli animali domestici utili. |
Per le preminenti qualità scientifiche e morali, ha ricevuto molte onorificenze, tra le quali risaltano quella di Ufficiale dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e quella di Ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia.
Inoltre, ha ricoperto numerose cariche, quali:
- presidente del primo Congresso dei docenti veterinari, tenuto a Milano nell’anno 1865;
- deputato del Ministero di Salute;
- membro della Commissione zootecnica presso il ministero;
- delegato scolastico di Portici;
- consigliere ordinario del Consiglio superiore di Sanità a Napoli e a Torino;
- socio corrispondente dell’Accademia dei Georgofili;
- socio ordinario:
- della Società dei naturalisti,
- del Reale Istituto di Incoraggiamento di Napoli;
- di Comizi agrari,
- di molte società economiche.
L’accademico Almerigo Cristin muore l’8 aprile 1891 a Frosinone, «…ove erasi recato per rivedere la sua unica e diletta figlia».
Nastrini delle onorificenze attribuitegli:
Ufficiale dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
Ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia
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