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Figli di Portici famosi: la pittrice Julia Hoffmann

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Julia Hoffmann è nata a Würzburg, in Baviera, il 30 ottobre 1843, da Franz Hoffmann.

Figlia di un filosofo e cattedratico tedesco, ha vissuto la sua fanciullezza in Germania e in Francia.

Giovanissima, ha intrapreso gli studi artistici dapprima a Monaco di Baviera e, successivamente, li ha continuati in Francia.

A Monaco, ha studiato pittura sotto l’attenta guida del ritrattista e litografo Erich Correns (Köln, Colonia, in Germania, 3 marzo 1821 – München, Monaco di Baviera, 4 giugno 1877) e dell’illustratore e pittore Sándor LiezenMayer (Győr, in Ungheria, 24 gennaio 1839 – München, in Baviera, 19 febbraio1898).

Alla fine della guerra franco-prussiana (19 luglio 1870 – 10 maggio 1871), nella quale ha perso l’unico fratello, lasciata la Francia, è arrivata in Italia.

A Firenze, dive soggiorna, ha abitualmente frequentato il salotto letterario della scrittrice tedesca Rosa Ludmilla Assing (Hamburg, Amburgo, in Germania, 22 febbraio 1821 – Firenze, 25 marzo 1880).

Nel 1873, ha sposato il pittore lucano Michele Tedesco (Potenza, 28 agosto 1834 – Napoli, 3 febbraio 1917), conosciuto qualche tempo addietro in Baviera, nel corso di uno dei suoi frequenti viaggi.

L’angelo custode

Dopo un breve soggiorno a Roma, nel 1874, si è trasferita definitivamente a Portici, dove con il consorte ha risieduto per molti anni.

L’unione coniugale con l’artista potentino, non ha per nulla ostacolato o interrotto la sua attività pittorica.

Continuando a dipingere, ha addirittura esercitato un netto influsso anche sull’opera del marito.

Nell’arco della sua attività artistica ha preso parte a numerose mostre nazionali e internazionali,.

Ha esposto i suoi lavori: a Napoli, nel 1877; a Torino, nel 1880 e nel 1884; a Milano, nel  1881; a Roma, nel 1883; a Londra, nel 1888; a Parigi, nel 1889; a Firenze, nel 1896 e nel 1897; Monaco di Baviera, nel 1897; a San Pietroburgo, nel 1898.

Le Sirene

Fra i suoi dipinti più famosi, citiamo: Saffo, Le Parche, La bettola, acquistato dalla Provincia di Napoli nel 1884, La Musica, entrato nella collezione del Banco di Napoli nel 1911, Medea, Le Sirene, premiato con la Medaglia d’argento all’Esposizione di Belle Arti. Festa dell’Arte e dei Fiori nel 1896-97 a Firenze.

Il suo autoritratto è nelle collezioni della Galleria degli Uffizi a Firenze.

Dai critici d’arte, «… le sue opere, che sovente ritraggono soggetti floreali, sono ritenute simboleggiare la verità, la grazia e lo spirito».

La pittrice simbolista Julia Hoffmann si spegne a Napoli, dopo il 1918.

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