Figli di Portici famosi: il vescovo, monsignor Giovanni Sodo
di Stanislao Scognamiglio
Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende. Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.
Giovanni Sodo è nato a Napoli, il 23 gennaio 1862, da Giuseppe Sodo e Tersa Cocorullo.
A soli quattordici anni, è entrato in seminario.
Giovani chierico, si è distinto «… per scienza e pietà iniziando col promuovere fortemente la devozione al Sacro Cuore di Gesù: apostolato che poi avrebbe, con maggiore autorità, da sacerdote, in più larga misura svolto a vantaggio del prossimo».
Compiuti gli studi, si è laureato in utroque jure.
Il 21 settembre 1884, è stato ordinato sacerdote con dispensa di età.
Novello presbitero ha affiancato lodevolmente lo zio Luigi Sodo (Napoli, 1853 – Cerreto Sannita, 1895), vescovo di Cerreto Sannita, nei delicati uffici di vicario, di rettore e di professore del Seminario diocesano.
Alla morte dello zio, per quanto sia stato a gran voce «… da tutti desiderato quale successore, benchè da undici anni appena sacerdote», è rientrato a Napoli.
Nella città natale, insegnante di religione in vari istituti, è stato «… professore di Ebraico e di Esegesi biblica nel Liceo arcivescovile».
Particolarmente versato alla pastorale, ha fondato e diretto varie associazioni e ricreatori, a vantaggio specialmente della gioventù.
Successivamente, dal cardinale Guglielmo Sanfelice d’Acquavella (Aversa, 1834 – Napoli, 1897), arcivescovo di Napoli, è stato nominato «… nominato prima vicario e poi parroco della popolare e popolata parrocchia di Santa Lucia a Mare».
Oltre all’attività pastorale, nell’ambito della diocesi partenopea, ha ricoperto diversi altri incarichi: «… giudice dei matrimoni, segretario della Commissione per la conservazione dei monumenti, consultore della Commissione per la rimozione dei parroci nella Curia arcivescovile di Napoli”.
Redattore del periodico Il Zelatore del SS. Nome, nel 1885, ha pubblicato uno studio dal titolo Il monogramma del nome ss. di Gesù IHS: studi critici.
La stesura di una memoria storica su santa Patrizia Vergine è stata molto apprezzata, tanto da procurargli la nomina di socio dell’Accademia scientifico-letteraria San Pietro in Vincoli.
Nel febbraio 1915, è stato nominato vescovo di Ascoli Satriano e Cerignola, in provincia di Foggia.
Consacrato il 29 giugno successivo, entrato nella sede vescovile in Cerignola il 17 ottobre 1915, è divenuto l’85simo pastore delle diocesi riunite pugliesi.
Consacrato il 29 giugno successivo, entrato nella sede vescovile in Cerignola il 17 ottobre 1915, è divenuto l’85simo pastore delle diocesi riunite pugliesi.
Nel 1926, ha pubblicato Le indulgenze giubilari: Lettera pastorale di monsignor Giovanni Sodo, vescovo di Ascoli e Cerignola, per la s. Quaresima del 1926.
Il 29 maggio 1930, ha presieduto la solenne cerimonia di incoronazione dell’icona bizantina della Madonna della Misericordia. L’omelia tenuta in tale occasione, reputata degna di essere pubblicata, è stata data alle stampe.
Tra le numerose benemerite iniziative, particolare rilevanza hanno assunto la costruzione del Duomo Tonti di Cerignola e il compimento dell’Opera Pia del Buon Consiglio – chiesa e asilo – iniziata da monsignor Antonio Palladino (Cerignola, 1881 – ivi, 1926), prematuramente scomparso.
Sotto l’aspetto religioso, ha promosso in Ascoli Satriano il culto a San Leone, primo vescovo della diocesi e quello a San Trifone in Cerignola.
Il vescovo di Ascoli Satriano e di Cerignola, monsignor Giovanni Sodo muore a Portici, il mercoledì 23 luglio 1930.