Figli di Portici famosi: il tenente di vascello Guido Saccardo
di Stanislao Scognamiglio
Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende. Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.
Guido Saccardo è nato a Portici, il 20 maggio 1913.
Nel 1932, è entrato all’Accademia Navale di Livorno, dove, quattro anni dopo, il 10 gennaio 1936, ha conseguito la nomina a guardiamarina.
gli imbarchi «… nei gradi di ufficiale subalterno – tra i quali l’incrociatore Fiume, i cacciatorpediniere Vincenzo Gioberti e Zeffiro – l’entrata in guerra dell’Italia nel secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940) lo colse sottotenente di vascello, a bordo del cacciatorpediniere Ugolino Vivaldi».
A bordo di questa unità, l’1 agosto 1940, ha partecipato «… nel corso di una ricerca notturna nel Mare Ionio, quale ufficiale di guardia in plancia all’affondamento per speronamento del sommergibile britannico Oswald e successivamente a missioni di posa di mine».
Per il suo esemplare comportamento, «… l’efficace opera di collaborazione con il comandante e la perizia dimostrate nel corso delle azioni è stato decorato con due croci di guerra al valore militare».
Nell’ottobre del 1940, promosso tenente di vascello, è stato destinato alla neo istituita Scuola sommergibili della Regia Marina di Pola.
Dall’aprile all’agosto del 1941, a bordo del sommergibile Enrico Toti, ha effettuato il tirocinio di ufficiale in seconda di unità subacquea.
Superato con successo il breve corso di addestramento, dalla base istriana, è stato trasferito alla base atlantica di Bordeaux, in Francia.
Qui, con l’incarico di ufficiale in seconda è stato imbarcato sul sommergibile Leonardo da Vinci.
Sotto il «… comando del capitano di corvetta Luigi Longanesi Cattani», ha partecipato a due missioni di guerra, nel corso delle quali «… furono affondati sei mercantili per oltre 27 000 tsl».
Per queste imprese è stato decorato con due medaglie di bronzo al valore militare.
Nei primi giorni di agosto del 1942, ha ottenuto il comando del regio sommergibile Archimede, operante anch’esso in Atlantico.
Durante la sua prima missione al largo delle coste dell’Africa Occidentale, per aver affondato un mercantile di 20.000 tonnellate di stazza lorda, ha meritato la medaglia d’argento al valor militare.
Nel corso della seconda missione al largo delle coste brasiliane, il 15 aprile 1943, l’unità subacquea da lui comandata, è stata attaccata da un velivolo statunitense, un idrovolante PBY Catalina.
Pur avendo con le mitragliatici di bordo seriamente danneggiato l’aereo nemico, l’unità subacquea è stata colpita da quattro bombe. Spezzatasi in due parti, all’istante, ha portato 42 uomini dell’equipaggi in fondo al mare. E scaraventato in acqua gli altri 25.
Alla deriva con gli altri naufraghi nell’Oceano Atlantico, il tenente di vascello Guido Saccardo è scomparso in mare, presumibilmente il successivo 5 maggio.
Per la sua condotta in azione gli è stata assegnata la seconda medaglia d’argento al valor militare alla memoria.
Insegne della decorazioni ottenute:
Croce di Guerra al valore militare (due concessioni).
Medaglia di bronzo al valore militare (due concessioni)
Medaglia d’argento al valore militare (due concessioni)
Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia