Figli di Portici famosi: il professore Cesare D’Alfonso
di Stanislao Scognamiglio
Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende. Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.
Cesare D’Alfonso è nato a Napoli, il 20 agosto 1886.
Dopo gli studi liceali compiuti a Salerno gli studi, ha frequentato la Regia Scuola Superiore di Veterinaria di Napoli, dove nel 1910, con il massimo dei voti e la lode, si è laureato in zooiatria.
Subito dopo la laurea, il 10 febbraio 1911, nominato assistente alla cattedra di zootecnia ed ezoognosia della Regia Scuola Superiore di Veterinaria di Napoli, è stato avviato alla ricerca scientifica.
Nel corso del 1914, risultato vincitore del concorso per una borsa di perfezionamento in zootecnia all’estero, ha potuto approfondire i suoi studi presso qualificati laboratori e Istituti di ricerca.
Nel 1915, contestualmente, ha ottenuto l’incarico di assistente zootecnico presso la cattedra ambulante di agricoltura di Napoli e quello di direttore del Regio Deposito di animali miglioratori di Portici.
Sempre nel 1915, chiamato a ricoprire la carica di direttore della Stazione sperimentale di pollicoltura di Rovigo, ha rinunciato la nomina.
Durante l’anno 19116, ha condotto ricerche sui secreti delle ghiandole endocrine.
Fattosi conoscere come ricercatore di valore, nel 1918, presso la stessa Scuola ha conseguito la libera docenza in Zootecnia.
Ormai avviato alla carriera accademica, a partire dall’anno 1919-20, ebbe incarichi d’insegnamento presso Scuole Superiori di Agraria di Portici e di Veterinaria di Napoli.
Presso la Scuola porticese ha avuto rinnovato l’incarico anche per l’anno accademico 1920-1921.
Intanto, avendo voluto arricchire la sua formazione anche in campo agronomico, si è iscritto a frequentare il Regio Istituto Superiore Agrario di Perugia.
Completati gli esami di profitto, presso l’Istituto perugino, nell’anno 1921, ha conseguito la laurea in Scienze agrarie.
Nello stesso 1921, autentico pioniere, ha pubblicato i suoi primi lavori sulla fecondazione artificiale negli animali da allevamento in Italia.
Le sue ricerche, primariamente orientate «… al miglioramento della razza “Gentile di Puglia”, si estesero anche ad altre popolazioni ovine del Mezzogiorno continentale e della Sardegna».
Sotto l’aspetto agronomico, si è occupato delle tecniche di miglioramento dei pascoli montani.
Nel 1922, nuovamente vincitore di una borsa di studio, ancora una volta all’estero, ha potuto perfezionare le sue conoscenze in campo zootecnico.
Le conoscenze acquisite «… con la ricerca scientifica trovarono una valida applicazione pratica e servirono a sostenere una intensa attività didattica ad alto livello».
Nel 1925, fondato l’Ovile Nazionale di Foggia, ne ha assunto la direzione, tenendola con prestigio fino al 1931.
Sotto la sua direzione, ben presto, l’Ente non solo è divenuto «… un punto fisso di riferimento, oltre che per studiosi italiani e stranieri interessati ad approfondire le conoscenze sull’allevamento ovino», ma ha dato anche un incisivo contribuito al miglioramento delle popolazioni ovine italiane.
Presso l’Ente, gli allevatori delle regioni dell’Italia meridionale «… hanno sempre trovato una soluzione ai molti problemi che si presentavano nella scelta delle razze da allevare, sui criteri con cui alimentare gli animali e selezionare i migliori soggetti».
Nel 1931, in seguito a concorso è stato nominato professore straordinario alla cattedra di Zootecnia alla Regia Scuola di Veterinaria di Napoli.
Ritornato all’insegnamento universitario, dall’anno 1936 fino al 1958, ha tenuto l’insegnamento di Zoocolture, Zootecnia Speciale ed Igiene Zootecnica presso la Facoltà di Medicina Veterinaria partenopea.
Lavoratore instancabile, grazie ai «… suoi indiscussi meriti e per il non comune equilibrio che lo distinguevano, i colleghi della Facoltà – con voto unanime», – nel 1939, lo hanno eletto preside.
Riconfermato, è stato in carica per circa venti anni.
per moltissimi anni, ha ricoperto la carica di prorettore dell’Ateneo napoletano.
Autore di numerose pubblicazioni, si è occupato principalmente dell’allevamento equino e bufalino, ma è soprattutto in ovinicoltura che ha fornito contributi di particolare valore scientifico e applicativo. Inoltre, si è interessato «… di problemi di zoognostica e di genetica applicata al miglioramento del bestiame nonché dell’impiego di estrogeni di sintesi e di altre sostanze auxiniche negli ammali in produzione zootecnica».
In virtù della sua comprovata competenza, spesse volte, è stato «... Consulente del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, per lo studio delle latte, per l’introduzione di alcune razze bovine in Italia, nonché per delicate altre questioni di carattere zootecnico».
Inoltre, è stato:
- membro effettivo della Società di Biologia Sperimentale e della Società de Veterinaria y de Zootechnia di Madrid.
- Socio onorario della Società per il Progresso della Zootecnia e della Società Italiana delle Scienze Veterinarie; di quest’ultima, per diversi anni, ha tenuto la vice presidenza.
Considerate le sue particolari benemerenze ottenute in campo universitario, dal Ministero competente gli è stata conferita la Medaglia d’Oro per i benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte.
Dopo il collocamento a riposo, negli ultimi tempi, ritiratosi a Bari, ha soggiornato «… presso la diletta figlia Carmen».
Il professore emerito dell’Università degli Studi di Napoli, Cesare D’Alfonso si spegne a Bari, all’alba del 1 luglio 1975.
Nastro dell’onorificenza attribuitagli
Medaglia d’Oro per i benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte