Figli di Portici famosi: il professore artista Mario Buonoconto
di Stanislao Scognamiglio
Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende. Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.
Mario Buonoconto è nato a Napoli, il 3 Luglio 1940, da Aldo Buonoconto.
Figlio e nipote di pittori, ereditata «… la passione e la maestria del nonno Alberto e del padre Aldo», ha scelto di seguire corsi di studi artistici.
Da giovanissimo ha partecipato alla vita artistica e culturale della città natale, scrivendo articoli, organizzando conferenze e corsi di storia dell’arte riguardanti in particolare il periodo greco – romano in Campania.
Completati gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, si è dato parallelamente alla pittura e all’insegnamento.
Pittore, dal 1964, ha tenuto, ininterrottamente, mostre personali nelle maggiori città italiane ed estere, tra le quali, Cadiz (Cadice), in Spagna; Pittsburgh, in Pennsylvania negli Stati Uniti d’America; Lugano, in Svizzera.
Nel gennaio del 1971, «… con O. Pelosi, E. Cerino e S. Vitagliano», ha fondato il “Gruppo Enne 4”. Con questi pittori, «… opera nell’ambito della Galleria “La Tavolozza” che dirige con O. Pelosi».
Nel corso dell’anno 1977, «… sempre con Cerino e con D’Albenzio, Viviani e Vastare», ha dato vita al gruppo “Figurativa 5”. Di quest’ultimo sodalizio ne ha curato il manifesto.
Restauratore, nell’arco della carriera artistica, anche nel campo del restauro, ha svolto una notevole e apprezzabile attività. Sono suoi gli interventi di ripristino di opere d’arte:
- «… nell’Arciconfraternita della Trinità di Ercolano e nella chiesa del Carmine di Gragnano»;
- tele e degli affreschi, affiancato dall’esecuzione dell’affresco «… il Battesimo di Cristo per il fonte battesimale della chiesa parrocchiale di Cascano di Sessa Aurunca», nel 1991;
- «… tela della Madonna del Rosario nella cappella di S. Felice di Sessa Aurunca», nel 1992;
- affreschi e «… pala lignea della Cappella della Confessione nella chiesa dell’ex-convento di S. Francesco di Paola a Cimitile», 1996
All’intensa attività di pittore e di docente di disegno e di storia dell’arte, ha uno attività in campo teatrale.
Scenografo e costumista:
- ha collaborato», dal 1962, «… con il Centro Studi Teatrali E. Zacconi diretto da Armando Adolgiso e poi con il Centro Teatro Dialogo di Portici/Resina diretto da Lucio Beffi;
- ha progettato, nel 1977, «… la SALA-TEATRO per il Teatro De’ Rinnovati […] , curando anche le scene ed i costumi dei due primi lavori»;
- ha coadiuvato, nel settembre del 1978, «… lo scenografo Giovanni Girosi per la realizzazione della Festa di Piedigrotta di Raffaele Viviani con la regia di Roberto de Simone»;
- ha curato, nel 1996, «… l’ambientazione scenografica (elementi pittorici in diaproiezione) di tre spettacoli di Ruggero Cappuccio: Desideri Mortali, per la Coop. La Sfinge, al Teatro Valle di Roma; Nel tempo di un tango per “Benevento, città spettacolo” e Re Lear al Teatro Verdi di Salerno per la Coop. Teatro Segreto».
Uomo dai mille interessi, oltre a interessarsi profondamente alla storia dell’arte napoletana, si è adoperato, con passione, ad approfondire la conoscenza delle scienze ermetiche, del linguaggio esoterico e della storia delle religioni.
La continua «… ricerca lo ha portato ad aderire a corporazioni iniziatiche in Italia e all’estero». Grazie alla frequentazione delle diverse associazioni ha potuto ulteriormente arricchire la sua consapevolezza sull’esoterismo partenopeo.
Scrittore, ha riportato le esperienze maturate in alcuni testi, una «… sorta di preziosi vademecum per avvicinarsi al sostrato esoterico di Napoli».
non solo si argomento esoterico, ha scritto anche ha
Itinerario Sospeso – poesie – Flavio Pagano editore, Napoli, 1993;
Napoli Esoterica, un itinerario nei “misteri” napoletani, Newton Compton, Roma, 1996.
Viaggio Fantastico alla luce del lume eterno, Le straordinarie invenzioni del principe di Sansevero, Alos, Napoli, 2001.
Nel 1988 la rivista d’Arte Miscellanea gli ha dedicato un intero numero.
Il poliedrico artista Mario Buonoconto muore a Napoli, il 13 dicembre 2003.
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Ho conosciuto il maestro Mario Buonoconto, ed ho avuto l’immenso piacere, per un periodo della mia vita, di godere delle sua amicizia. Unica la visita fatta insieme agli scavi di Ercolano dove si trasformò in guida unica più che rara, alla scoperta dei luoghi con profondo significato esoterico.
Preg.ma Raffaella, la ringrazio per la cortesissima attenzione e per la testimonianza
Stanislao Scognamiglio
Ho conosciuto Mario Buonoconto a metà degli anni settanta, avevo 22 anni e fu amore da subito. Siamo stati legati da una profonda e bellissima amicizia. Per me è stato maestro di pittura e di vita e da lui ho imparato tantissimo. Recitava il suo vivere e calamitava l’attenzione dei presenti dovunque si andava. Ricordo i lunghissimi pomeriggi e serate passate nella sua casa/studio a Portici, il vederlo lavorare alle sue tele, ai suoi restauri, ricordo ancora l’odore di quell’ambiente, delle mestiche, dei solventi, ed è quell’odore che come un fantasma mi riporta in quello spazio e quel tempo ogni qualvolta entro in uno studio di restauro. Ricordo le serate passate a cinema o a teatro, il pranzare veloce da Donna Carmela nei pressi dell’Accademia, la sua passione per la cucina, il suo parlare di poesia, arte, letteratura, esoterismo, teatro, musica , le tante cose fatte insieme. Uno straordinario maestro che ci ha lasciato troppo presto, che mi è mancato e ancora mi manca. Mario appartiene a quella genia che segna e lascia vuoti difficilmente colmabili.
Preg.mo Raimondo, la ringrazio per la cortesissima attenzione prestataci e per l’averci fornito la sua accorata testimonianza
Stanislao Scognamiglio
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