Figli di Portici famosi: il professor Ugo Pagnini
di Stanislao Scognamiglio
Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende. Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.
Ugo Pagnini è nato a Castignano, in provincia di Ascoli Piceno, nel 1904.
Completata l’istruzione primaria e secondaria, si è iscritto all’Istituto Superiore di Medicina Veterinaria di Bologna.
Nella città felsinea. superati con profitto gli esami curriculari, nel 1927, si è laureato,.
Nello stesso anno ha pubblicato un suo lavoro Di un caso di ernia perineale doppia del cane: argomento, che, è stato punto focale della dissertazione di laurea.
Nel 1929, è stato nominato assistente alla cattedra di Patologia Clinica Medica e di Polizia Sanitaria dell’Istituto Superiore di Medicina Veterinaria di Messina.
Dopo tre anni di permanenza nella città dello stretto, nel 1932, è stato chiamato a occupare la stessa cattedra presso l’Istituto Superiore di Medicina Veterinario di Torino.
Presso lo stesso Istituto torinese ha occupato poi la cattedra di Igiene Veterinaria – Malattie Infettive e di Polizia Veterinaria.
Nel 1934, è divenuto libero docente della materia.
Due anni dopo, nel 1936, è stato incaricato dell’insegnamento della Microbiologia e Immunologia. Nel 1938, avuto l’incarico della docenza di Malattie infettive presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Messina, lasciata la città della Mole, è ritornato in Sicilia.
Nel 1939, è stato chiamato alla Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Napoli. Presso l’Ateneo partenopeo, «… oltre all’insegnamento ufficiale tenne successivamente gli incarichi di Patologia e Clinica Medica, di Microbiologia, di Medicina Veterinaria Legale, di Parassitologia».
Ha contribuito notevolmente alla crescita della Facoltà partenopea «… lavorandovi, anche come Preside, fino alla fine dei suoi giorni».
Scienziato attivissimo, ha lasciato oltre 120 apprezzate e importanti pubblicazioni, «… significativi segni nel grande settore dell’igiene e delle malattie infettive».
Oggetto delle sue ricerche sono state: l’agalassia contagiosa degli ovini e dei caprini, la linfagite criptococcica, il diftero-vaiolo dei polli, l’adenite equina, gli streptococchi, la morva, il carbonchio ematico, le salmonellosi, la brucellosi, la pseudo-peste e la bronchite infettiva dei polli.
All’attività scientifica ha sposato una lungimirante capacità imprenditoriale: la produzione di presidi immunizzanti. Solleticato dalla notorietà raggiunta anche all’estero con i suoi studi sulle malattie dei polli, si è indirizzato «… a quella magnifica attività che poté sviluppare nel suo laboratorio privato nel quale preparò vaccini altamente efficaci» per combattere le malattie del pollame, molto diffuse nell’Italia Centromeridionale negli anni Quaranta. Un’attività «… che tanto lustro ha portato al suo nome e alla scienza veterinaria italiana e tanto beneficio alla pollicoltura italiana».
Tra i risultati delle sue indagini, ha «… legato il suo nome a quello di Gassner nella realizzazione di un terreno differenziale (terreno di Gassner-Pagnini) che tanto interesse ha suscitato in Medicina Veterinaria per l’esame batteriologico delle carni e che dopo tanti anni viene ancora largamente usato, dimostrandosi mezzo altamente rispondente».
Oltre all’attività di ricercatore e accademica, ha ricoperto vari incarichi:
- membro della Società Italiana delle Scienze Veterinarie
- condirettore della rivista scientifica Acta Medica Veterinaria
- fondatore della Società Italiana di Patologia Aviaria
- componente del Comitato di Direzione Scientifica Zooprofilassi
- preside della Facoltà di Medina Veterinaria nel triennio 1956-1959.
Il professore Ugo Pagnini, improvvisamente si spegne nella sua casa a Bellavista, il 2 febbraio 1963.
Oltre a essere stato uno scienziato di fama, un docente brillante, un organizzatore eccelso, fu un Maestro cordiale generoso amorevole, entusiasta sempre pronto all’incitamento e al consiglio, sereno e spassionato nel giudizio. Dotato di carattere docile, ma di forte personalità, egli ha inculcato negli allievi il senso del dovere, della responsabilità e dell’onestà, la passione per la ricerca, l’amore per la famiglia, il culto per l’Istituto». Formati con questi insegnamenti, ha lasciato «… molti allievi in settore chiave delle Malattie infettive, della Patologia Aviare e della Sanità Pubblica Veterinaria».
Con la sua prematura morte, «… scompare un altro dei grandi costruttori della moderna Veterinaria». La sua dipartita .ha lasciato allibiti e costernati familiari, collaboratori, colleghi, studenti, amici ed allevatori, ha suscitato unanime rimpianto e cordoglio in quanti lo conobbero. Ha lasciato un vuoto incolmabile».
N. B. I disegni, sono tratti da Giovanni Sali – Medicina Veterinaria. Una lunga storia. Idee, personaggi, eventi. Illustrata da Vermi. Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche di Brescia. Brescia, 2013. Pagina 170.