Figli di Portici famosi: il pittore Salvatore Marciano
di Stanislao Scognamiglio
Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende. Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.
Salvatore Marciano è nato a Torre del Greco, in provincia di Napoli, il 16 marzo 1913.
Sin da bambino, amante del disegno e della pittura, ha frequentato lo studio del maestro d’arte Nicola Ascione (Torre del Greco, 1870 – Napoli, marzo 1957).
Dal pittore corallino, autore delle famose vedute degli scavi di Ercolano e di Pompei, ha appreso «… l’arte paesaggistica e l’amore per le antichità che lo spinsero ad avvicinarsi al restauro».
Pittore autodidatta, giovanissimo, appena adolescente, ha partecipato all’imponente restauro delle decorazioni interne alla Chiesa di Santa Maria La Nova a Napoli.
Come gran parte dei giovani torresi, seguendo la naturale propensione marinaresca, imbarcatosi come marinaio, per sei mesi l’anno, ha girato il mondo.
Nei primi anni degli anni ’50, per qualche tempo, si è stabilito a Caracas, in Venezuela.
Nella capitale venezuelana ha aperto un suo studio di pittura e ha lavorato come scenografo per la televisione locale.
Ripreso a navigare, ha dovuto smettere di imbarcarsi per sopraggiunte condizioni di salute.
Rientrato definitivamente in Italia, sposatosi, ha deciso di fissare la sua stabile dimora a Portici, abitando in via dell’Addolorata.
Dal matrimonio, ha avuto cinque figli: Vincenzo, Ciro, Raimondo, Antonio e Patrizio.
A Portici, alternativamente, lavorando come pittore, restauratore e decoratore, ben presto, si è fatto apprezzare dai porticesi per la sua devozione alla pittura.
Con il proposito di diffondere tra il pubblico la conoscenza e l’acquisto di quadri di artisti del territorio, nonché di proporre modelli di cornici più idonei a racchiudere l’opera prescelta, ha maturato l’idea di aprire una sua bottega di cornici e belle arti.
Così nel 1963, in un angusto locale, sito al II viale Melina, oltre a qualche sua opera, ha cominciato a esporre dipinti di artisti che hanno fatto la storia della pittura figurativa dell’Ottocento e del primo Novecento napoletano.
Pittore di gran talento, autore di pitture di scene, di nature morte, di ritratti, «… non ha mai amato troppo farsi pubblicità e partecipare a mostre, ma guardando le sue opere non si può far altro che apprezzarne lo stile e la vitalità delle “pennellate” che trasmettono una forza particolare ai suoi dipinti».
Fine letterista, non ha mai disdegnato di dipingere artistiche insegne pubblicitarie per vari esercizi commerciali porticese e non. Ha sempre mostrato la sua versatile disponibilità, lavorando fuori della sua bottega, ha prodotto le stesse, finanche sulle fiancate di moto e auto furgoni.
Agli inizi degli anni quaranta del ’900, ha disegnato i bozzetti del tappeto di fiori, realizzato in via Michelangelo Naldi (Portici, 27 gennaio 1819 – San Giorgio a Cremano, 19 ottobre 1863), all’altezza dell’edicola eretta in onore di San Ciro
per diversi anni, curandone la scenografia, ha collaborato alla realizzazione del grande presepe allestito nella chiesa parrocchiale di Maria SS. Addolorata, nell’omonima strada a Portici.
Il settantaduenne pittore e restauratore Salvatore Marciano si spegne a Portici, il 16 giugno 1985.
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Pregevole opera di divulgazione e conoscenza degli artisti del territorio. Attendo anche la biografia di Bruno Galbiati
Ringraziando per l’attenzione e per l’apprezzamento, soddisfo la sua curiosità fornendole il link su cui troverà la scheda dedicata a Bruno Galbiati. https://www.lospeakerscorner.eu/porticesi-famosi-bruno…/
Grazie per questo bel ricordo di mio padre e della sua arte.
La memoria è una fiammella che tiene i nostri cari sempre vivi nei nostri cuori e l’arte è memoria.
Ciao Patrizio
condividendo appieno il tuo pensiero, ti ringrazio per l’attenzione
Stanislao