biografie

Figli di Portici famosi: il parroco emerito, monsignor Nicola Lopreiato

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Nicola Lopreiato è nato a Sant’Onofrio, in provincia di Catanzaro, il 26 agosto 1913.

Ha frequentato le scuole elementari, le medie e il ginnasio alla Scuola Apostolica.

Nell’ottobre del 1929, entrato in seminario a Napoli, ha vestito l’abito talare.

Avuta la tonsura, il 17 dicembre 1932, ha, poi, ricevuto gli ordini minori: suddiacono, l’8 settembre 1935; diacono, il 30 novembre 1935, e, infine, il successivo 28 giugno 1936, è stato ordinato presbitero.

Dopo il liceo, ha iniziato lo studio della teologia al Seminario Maggiore di Napoli.

Finito il 5° anno di teologia all’Università Gregoriana in Roma, nel 1940, ha conseguito la licenza in Teologia.

Durante la sua permanenza a Roma, ha studiato presso:

  • il Pontificio Ateneo al Laterano, dal 1937 al 1941. Qui, nel 1942, ha raggiunto la laurea in Utroque jure, con votazione magna con laude, dissertando sulla tesi dal titolo: La natura giuridica delle fondazioni pie, canone 1544.
  • la Sacra Congregazione del Concilio, dal 1939 al 1941, dove, ha riportato l’attestato del corso di Corso di prassi amministrativa canonica;
  • la Scuola Vaticana di Paleografia, dal 1939 al 1941, dove ha ottenuto l’attestato di diploma in Paleografia, Diplomatica, Archivistica;
  • lo Studio Rotale, ha frequentato i primi due anni del triennio. Interrotti gli studi, li ha ripresi nel 1946 e lasciati definitivamente senza poter conseguire il titolo di avvocato rotale.

Nella notte del martedì 1 giugno 1943, «… nove bombardieri Wellington del 330th Bomb Wing [BW] della RAF» hanno come obiettivo la distruzione della caserma Antonio Cavalleri, sede del «… X Regt. Di Artiglieria», sita nella vicina San Giorgio a Cremano. Sacerdote, cappellano del Monastero della Visitazione in Portici, è stato fra gli uomini accorsi sul posto per portare gli opportuni aiuti agli abitanti del palazzo del principe De Gregorio, in via San Cristofo, rimasti feriti nel corso dell’incursione aerea notturna.

Di lunedì 5 novembre 1945, dall’anziano sacerdote, don Francesco Formicola, parroco della chiesa di Santa Maria della Salute, è stato invitato ad assumere l’incarico di Assistente ecclesiastico della Sezione della Gioventù femminile “Flamma ardens”.

Nei primi giorni di marzo 1950, una rappresentanza dei fedeli della chiesa di Santa Maria della Salute e una «… commissione formata da Mons. De Angelis, Mons. Cozzolino, Parroco Ippolito e Comm. Antonio De Simone», si è recata dal cardinale arcivescovo Alessio Ascalesi allo scopo di «… proporre il Prof. Lopreiato alla successione del parroco defunto»..

L’8 marzo 1850, il metropolita partenopeo, accolta la proposta, lo ha nominato parroco della chiesa di Santa Maria della Salute.

Continuando l’opera del suo predecessore,  ha ampliato le attività parrocchiali e ha provveduto a completare il corredo della chiesa, arricchendola, nel 1964, di un bel crocifisso di legno di tiglio, collocato in fondo alla chiesa.

Intanto, l’aumento demografico dell’area parrocchiale ha posto in evidenza la necessità di disporre di un più ampio luogo di culto. Pertanto ha avviato la costruzione di una nuova chiesa, moderna, di maggiore ampiezza e capacità, alle spalle della prima chiesa.

Oltre alla sua intensa attività in campo religioso, in campo legale, ha assolto altri vari incarichi, per cui è stato:

  • parroco della parrocchia di Santa Maria della Salute in Portici dal 1950 al 1988;
  • professore di Diritto Canonico:
  • alla Pontificia Facoltà Giuridica di Napoli, dal 1942 al 1950;
  • nelle Classi teologiche del Seminario Maggiore Arcivescovile di Napoli, dal 1942 al 1969;
  • alla Sezione San Tommaso della Pontificia Facoltà Teologica di Napoli;
  • difensore del Vincolo al Tribunale Regionale Campano, dal 1949;
  • membro della Società Juris consultorum Internationalis a Roma, dal 1959;
  • giudice Pro-Sinodale dell’Archidiocesi di Napoli, dal 1957 al 1966;
  • prelato domestico di Sua Santità, dal 16 marzo 1964;
  • rettore del Seminario Maggiore di Napoli, dal 1966 al 1967;
  • vicario foraneo di Portici, dal 1965 al 1975;
  • membro di nomina vescovile del Consiglio presbiterale diocesano, dal 1° luglio 1988;
  • membro del Collegio dei Consultori, dal 27 febbraio 1989.

Il parroco emerito, monsignor Nicola Lopreiato muore a Portici nella giornata di domenica 9 febbraio 1992.

I funerali, presieduti «… da S. Ecc. mons. Agostino Vallini, Vescovo ausiliare di Napoli», sono celebrati nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria della Salute in Portici.

Nella ricorrenza del primo anniversario della sua morte, Andrea Scala cura la pubblicazione del volume Sotto la rude scorza Appunti e testimonianze in ricordo di Mons. Nicola Lopreiato.

La raccolta dell’ingente quantità di appunti, redatti nelle più varie occasioni da monsignor Nicola Lopreiato, nasce dall’idea far conoscere, a quanti non l’hanno conosciuto, la figura umana e pastorale del compianto sacerdote.

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Un pensiero su “Figli di Portici famosi: il parroco emerito, monsignor Nicola Lopreiato

  • Eduardo Pilone Poli

    Nel 1886 un devoto cristiano di Portici, Pasquale Scognamiglio, commissionò una statua della Madonna da invocare con il titolo “della Salute”. Nel 1888 la pose in una Cappella da lui fatta costruire presso la Villa del Senatore De Renzis a Bellavista in Piazza Sebastiano Poli.

    L’attuale Chiesa piccola di Maria SS. Della Salute, invece fu costruita, nel 1906, su un terreno donato dal Senatore De Renzis, che tenne per sé la vecchia Cappella. I fondi furono messi a disposizione dalle Famiglie Aristocratiche e più rappresentative la maggior parte delle quali, all’ epoca, risiedevano a Bellavista durante la stagione estiva. Vi era necessità di un luogo di Culto adeguato e certamente più grande di una semplice Cappella. A perenne memoria e riconoscenza, i loro nomi sono incisi su due targhe marmoree tuttora visibili nelle due cappelle laterali della Chiesa.

    Nel 1934 il Cardinale Alessio Ascalesi erige a Parrocchia la Chiesa di “Maria SS. della Salute” ed il 14 ottobre, in forma solenne, alla presenza delle suddette famiglie, dà il possesso canonico di primo Parroco
    al Rev. Sac. Francesco Formicola.

    A seguito della morte di Padre Formicola, avvenuta nel 1950, viene nominato Parroco il Sac. Nicola Lopreiato, che riceve il possesso canonico nel giugno del 1951.

    Il M.R. Sac. Nicola Lopreiato, fu un degno continuatore dell’ opera costruttrice iniziata, sin dal 1946 con enormi sacrifici, da Padre Formicola. Diede corso ai lavori di restauro e di ampliamento dell’ Orfanotrofio, retto in maniere encomiabile dalle Suore del Preziosissimo Sangue. Costruì l’asilo e la sottostante Sala Teatro: tutto completato nel 1955.

    Nel 1971 iniziò i lavori per la costruzione di una nuova Chiesa, più grande e moderna, inaugurata nel giugno del 1973 dall’ Arcivescovo di Napoli Cardinale Corrado Ursi. In quella occasione furono impartite per la prima volta le S. Cresime.

    Ricevuta l’Onorificenza Pontificia di Monsignore non volle mai indossare la talare di colore paonazzo, ad eccezione di solo due occasioni: nel giorno dell’investitura ed il 24 giugno 1967, giorno della mia Prima Comunione.

    In quella circostanza, la Cerimonia Religiosa avvenne in una forma così solenne che resta memorabile ed esclusiva e svoltasi nel cortile dell’Orfanatrofio (attuale sede Asl).
    Mons.Lopreiato fece aprire, anche in questo caso per la prima ed ultima volta, quella che lui scherzosamente chiamava la porta santa e cioè l’ingresso principale della ex “Scuola Elementare Francesco Formicola” visibile, ancora tutt’oggi, su Via della Libertà. Da lì, in processione, i bambini accompagnati dalle Suore del Preziosissimo Sangue, si diressero presso il Cortile addobbato a festa con bandiere Italiane e Vaticane alle finestre, drappi fiori e piante fornite dal fioraio di Bellavista Luigi Sannino. Messa solenne con canti gregoriani dell’ indimenticabile Soprano, Carmela Veneruso.

    Dopo quella data, la talare paonazza di Mons. Lopreiato rimase ben conservata per lunghi anni nel suo armadio.
    Il 3 Maggio 1986, in occasione del 50° di Sacerdozio, a cui partecipò anche Mons. Agostino Vallini, attuale Vicario Generale emerito di Sua Santità per la diocesi di Roma,gli proposi di indossarla nuovamente. Le Zelatrici della Parrocchia la avevano, in gran segreto, già apparecchiata. Lo avevo appena convinto, quando un personaggio della Parrocchia vedendola appesa e pronta da indossare esclamò: “Munsignò con questo abito farete concorrenza a S. Ciro”. Bastò questa frase per far riporre per sempre la talare nell’armadio.
    Persona semplice e per niente vanitosa, diede in beneficenza il ricavato della vendita dell’anello d’oro con topazio donatogli, in occasione dell’ investitura, dal proprietario dell’attigua Villa Silvana, il Ginecologo D’Ambrosio.

    Un grazie, come di consueto, al impareggiabile Dr. Stanislao Scognamiglio per aver ricordato ai Porticesi ed al mondo la figura di un retto Sacerdote nonché secondo Parroco di Bellavista.

    Cav. Dr. Eduardo Pilone Poli

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