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Figli di Portici famosi: il geografo, professor Filippo Porèna

di Stanislao Scognamiglio

Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende.  Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.

Filippo Porèna è nato a Roma, il 22 agosto 1839.

Datosi agli studi storico-giuridici, nel 1863, si è laureato prima in filosofia e, poi in diritto.

Ha rivolto poi «… la sua attenzione agli studi geografici relativamente tardi, insegnando geografia prima nelle scuole medie, poi dal 1892 nelle università di Messina, di Palermo».

Dal 1895, divenuto ordinario di geografia, per 15 anni, fino al 1910, ha insegnato alla Regia Università degli Studi di Napoli.

Maestro insigne, «… dotato di buona preparazione umanistica e di spirito critico», ha esercitato «… la sua attività soprattutto nel campo metodico e didattico, trattando, in numerosi scritti, dell’oggetto e dell’ufficio della geografia moderna, dei suoi rapporti con altre scienze, dei metodi d’insegnamento».

Sintetizzando le sue conoscenze, è stato autore di opere a carattere corografico, di storia della geografia e di un manuale di geografia moderna.

Decidendo di abitare a Portici, ha fatto domanda alla Deputazione Provinciale di Napoli di avere «… in affitto un quartino» nell’ex palazzo reale.

Ottenuto quanto richiesto, abitandovi, è stato «... affittuario di un quartino del palazzo provinciale di Portici».

Dal 21 giugno 1903 è stato socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Torino, per la Classe di Scienze morali, storiche e filologiche.

Ammalatosi, dopo aver patito una lunga malattia, «… della quale tuttavia recentemente s’era riavuto e sperava di ritornare alla sua vita di studio e d’insegnamento», purtroppo s’è aggravato.

Il geografo, professor Filippo Porèna, settuagenario, si spegne a Portici il 15 febbraio 1910.

Tra i suoi scritti, si ricordano:

  • La decadenza dell’agricoltura presso i Romani. Tip. delle Belle Arti, Roma, 1869;
  • Le principali scoperte geografiche. R. Treves Editore. Milano, 1872;
  • Guida di Roma e suoi dintorni ossia Itinerario del Nibby. Loescher Editore. Torino, 1892;
  • Flavio Gioia inventore della bussola moderna, « Nuova Antologia », del 1° novembre 1902, Roma;
  • Manuale di geografia moderna ad uso degli istituti tecnici. Vallardi Francesco Editore.  Milano, 1903;
  • Campania Felix! Tipografia Editrice Cav. Tocco e Salvietti. Napoli, 1904;
  • L’antropogeografia nelle sue origini e ne’ suoi progressi. Presso la R. Società Geografica Italiana. Roma, 1908.

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