Figli di Portici famosi: il barone Nicola D’Epiro
di Stanislao Scognamiglio
Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende. Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.
Nicola D’Epiro è nato nel 1767.
Figlio «… primogenito di Vincenzo barone di Giacinello e di Rosa Dusmet», si è avviato all’esercizio delle armi.
Militare di carriera al servizio di Casa Reale Borbone, è stato di stanza a Portici.
Ufficiale dell’Esercito del Regno delle Due Sicilie, ha raggiunto il grado di colonnello dei Reali Veterani.
Per il suo esemplare comportamento dal sovrano duosiciliano Ferdinando I di Borbone è stato insignito del titolo di «… cavaliere del Reale Ordine di San Ferdinando e del Merito [e] decorato della medaglia d’onore per fedelta’ senno e valore».
Seppur preso dall’esercizio dell’arte militare, non ha trascurato di coltivare l’interesse per la religione e lo studio dei classici.
Cattolico osservante, spesso si raccoglieva nella chiesa officiata dai Frati Minori Alcantarini al Granatello, dove «… porgeva a dio suoi prieghi».
Il settantenne barone Nicola D’Epiro si è spento a Portici, il 26 luglio 1837.
Il suo corpo esanime è stato seppellito nella terra santa della chiesa di San Pasquale Baylon, dal lato dell’epistola sull’altare maggiore.
Sulla fredda lapide di marmo bianco, la moglie e i figli, hanno fatto incidere un’iscrizione evocativa.
L’epigrafe, infatti, ricorda l’ufficiale borbonico, che è stato «… a niuno secondo nel militare aringo delle sante virtu’ e de’ buoni studi gran coltivatore».
NICOLA D’EPIRO/ PRIMOGENITO DI VINCENZO BARONE DI GIACINELLO E DI ROSA DUSMET/ CAVALIERE DEL REALE ORDINE DI SAN FERDINANDO E DEL MERITO/ DECORATO DELLA MEDAGLIA D’ ONORE/ COLONNELLO DE’ REALI VETERANI/ PER FEDELTA’ SENNO E VALORE/ A NIUNO SECONDO NEL MILITARE ARINGO/ DELLE SANTE VIRTU’ E DE’ BUONI STUDI GRAN COLTIVATORE/MORTO IL DI’ XVI DI LUGLIO DEL MDCCCXXXVII/ IN ETA’ DI ANNI LXXIV MESI VIII GIORNI XIV/ IN QUESTA CHIESA OVE SPESSO/ PORGEVA A DIO SUOI PRIEGHI/ E STAVA SEMPRE COL CUORE COME IN DILETTO SUO NIDO/ FU DELLA DESOLATA MOGLIE BARONESSA CANDIDA FAVA E DA’ FIGLI/ FRANCESCO ANGELO LAURA E GIULIA INCONSOLABILI/ CON PIETOSE LAGRIME DEPOSTO
ADDIO CONSORTE PADRE ADDIO/NOI TI RIMPIANGEREMO SEMPRE INFINO A CHE/ DALLA DIVINA CLEMENZA NON NE SARA’ DATO/ D’ESSERE TECO LA’ DOVE PIU’ NON SI PIANGE
Nastrino dell’onorificenza attribuitagli